Un’altra rissa in carcere "Potenziate l’organico"

Il sindacato UilPa della polizia penitenziaria torna a chiedere interventi urgenti. La lite scoppiata per futili motivi sedata solo grazie all’intervento degli agenti.

Un’altra rissa in carcere  "Potenziate l’organico"

Un’altra rissa in carcere "Potenziate l’organico"

Ancora momenti di tensione nella casa circondariale di Busto Arsizio: l’altra mattina è scoppiata una rissa che ha coinvolto alcuni detenuti. A riportare la situazione sotto controllo, gli agenti della polizia penitenziaria, il cui organico da tempo è sottodimensionato, problema in più occasioni portato all’attenzione delle istituzioni ma finora senza risultato. L’altra mattina l’ennesimo episodio ha riacceso l’attenzione sul carcere in via per Cassano, la conferma della necessità di interventi per migliorare le condizioni in una struttura ancora costretta a fare i conti con il sovraffollamento (sono circa 400 i detenuti) e la carenza di personale medico, soprattutto psichiatri, di cui ci sarebbe bisogno per poter garantire il servizio richiesto per i detenuti sottoposti a terapia.

La lite sembra sia scoppiata per un banale motivo tra due detenuti, poi si è estesa ad altri e qualcuno è dovuto ricorrere all’infermeria per farsi medicare. A evitare che la situazione degenerasse, l’intervento tempestivo degli agenti.

"Purtroppo nonostante i nostri solleciti alle istituzioni – dice Pierpaolo Giacovazzo, segretario regionale del sindacato UilPa polizia penitenziaria – ancora non abbiamo visto miglioramenti, l’organico della polizia penitenziaria ha bisogno di rinforzi, gli agenti lavorano in condizioni di grande difficoltà. Di recente abbiamo scritto una lettera al Provveditore Regionale sottoponendo alla sua attenzione la carenza di psichiatri".

Nel corso del 2022, secondo i dati di UilPa polizia penitenziaria, sono state 24 le aggressioni da parte di detenuti.

Rosella Formenti