Legnano, paga con un assegno falso e sparisce con una Bmw da 80mila euro

Auto venduta sul web. La truffa è stata portata a termine in pochi giorni con documenti e telefoni falsi

Truffa auto online, indagini dei carabinieri

Truffa auto online, indagini dei carabinieri

Legnano (Milano), 9 maggio 2022 - Un truffa da oltre 80mila euro, portata a termine con una certa maestria e con modalità che fanno pensare a un vero e proprio “professionista” del settore che, dagli elementi che stanno ora emergendo, aveva probabilmente già agito nella stessa zona e con simili modalità: vittima della truffa è un residente dell’area del legnanese che aveva deciso di mettere in vendita la sua pregiata Bmw I8, un’autovettura di alta gamma che funziona in accoppiata con un motore elettrico e con un prezzo che, anche per l’usato, comporta una spesa consistente, in questo caso 82mila euro. Il proprietario dell’auto ha deciso di vendere in proprio l’autovettura senza rivolgersi a un rivenditore del settore e mettendo in vetrina il prezioso mezzo su uno dei portali più conosciuti del settore (ancora oggi sul portale si trovano altri esemplari dello stesso modello a un prezzo variabile tra i 60 e i 130mila euro). Ed ecco arrivare in breve anche una richiesta di contatto, da un utente che si presenta come residente nella zona della bergamasca e che, anche dalle prime interlocuzioni, si presenta come persona seria e determinata all’acquisto: tra le altre cose, non chiede sconti e conquista la fiducia mandando copia del suo documento d’identità, probabilmente clonato ma con la fotografia corretta dell’acquirente, e chiede infine di pagare con un assegno circolare la cifra pattuita. Ovviamente il venditore chiama anche la propria banca chiedendo un primo controllo dell’assegno circolare predisposto dall’uomo: un contatto telefonico durante il quale il venditore viene preventivamente rassicurato. A quel punto i due determinano la giornata in cui incontrarsi e l’acquirente si presenta con l’assegno circolare emesso, lui dice, da un ufficio postale milanese, nell’area del quartiere City Life, che si rivelerà però inesistente.

Solo che, quello stesso finto ufficio postale, risulta invece rintracciabile con una semplice ricerca su internet in uno dei portali, anche qualificati, che forniscono gli indirizzi e i numeri di telefono delle aziende. Anche il nostro venditore privato compie la stessa verifica, usando poi il proprio telefono per chiamare proprio quel numero e trovare dall’altro parte un solerte “impiegato”, pronto a confermare la bontà dell’assegno circolare dando l’ultimo impulso alla vendita. L’affare si può dunque fare: con l’assegno in mano, il venditore firma il passaggio di proprietà e l’acquirente si allontana sulla preziosa Bmw I8. Dopo tre giorni, a inizio maggio, sarà la banca a chiamare il venditore: l’assegno risulta infatti essere un falso e gli 82mila euro da spostare sul conto una chimera. Il venditore presenta denuncia ai carabinieri e si rivolge all’avocato legnanese Franco Brumana. Intanto a Legnano arriva anche una troupe di Striscia la notizia perché il caso, a quanto pare, non è unico: anzi, una truffa simile in tutto e per tutto ha avuto come teatro la vicina Busto Arsizio. A proposito: al numero di telefono dell’”ufficio postale” la linea cade ora dopo il primo impulso e alla pagina di Google maps che dovrebbe collocare al posto giusto l’ufficio, qualcuno di recente ha postato un commento: “Non c’è un ufficio postale, attenti!”.