Tregua dalla siccità Manovre alla diga per dissetare la pianura L’agricoltura respira

Le operazioni di scarico attuate nei giorni scorsi al Panperduto garantiscono la portata necessaria per irrigare i campi.

Tregua dalla siccità  Manovre alla diga  per dissetare la pianura  L’agricoltura respira

Tregua dalla siccità Manovre alla diga per dissetare la pianura L’agricoltura respira

LONATE POZZOLO (Varese)

Le precipitazioni hanno variato il quadro dell’emergenza idrica che ha condizionato l’inizio della nuova stagione irrigua nelle campagne a Est del Ticino, colmando la differenza tra il valore attuale e quello medio del periodo. Col lago Maggiore tornato alla normalità il Consorzio del Ticino, che regola l’altezza del Verbano attraverso la diga della Miorina, anche in considerazione delle previsioni meteo, ha programmato alcune manovre di scarico che hanno avuto luogo nei primi tre giorni di questa settimana per complessivi 240 metri cubi al secondo.

"Il personale del Consorzio Est Ticino Villoresi in servizio alla diga del Panperduto ha provveduto ad abbattere il gommone che tratteneva l’acqua monitorando sia il livello del Ticino sia quello del bacino, che deve essere mantenuto costante", afferma Alessandro Folli, presidente del Consorzio. Questo ha comportato un aumento della portata nel Naviglio Grande, che è passata da 55 a 60 metri cubi al secondo. Una portata sufficiente per garantire al momento le richieste del mondo agricolo, che nei mesi scorsi era stato penalizzato con un ritardo dell’avvio della stagione irrigua, mettendo in crisi in particolar modo la coltura risicola. Sul Naviglio Grande il Consorzio ha provveduto a realizzare delle ture (sbarramenti provvisori) azionabili in caso si ripresentassero crisi idriche come quella dello scorso anno. Leggeri aumenti sono stati attuati anche per le portate del Canale Villoresi (passato da 25 a 30 metri cubi al secondo) e del Naviglio della Martesana.

"Le piogge degli ultimi giorni hanno contribuito a dare un po’ di sollievo ma l’attenzione permane comunque alta. Il Consorzio, in un’ottica di massima razionalizzazione della risorsa idrica, sta valutando e affinando alcune ipotesi di turnazione nel caso si dovesse verificare una crisi siccitoria grave come quella del 2022", aggiunge Folli.

Da un’emergenza all’altra. Anche il Consorzio Est Ticino Villoresi su richiesta della Protezione civile ha mandato uomini e mezzi in Romagna. Il gruppo è attestato ad Alfonsine, in provincia di Ravenna, con una motopompa da 300 litri al secondo, solitamente utilizzata nel Basso Pavese.

Giovanni Chiodini