CRISTIANA MARIANI
Cronaca

La Tosi di Legnano è rinata, lo sa anche il Governo

Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in visita alla storica fabbrica di turbine: "Questa azienda è un'eccellenza italiana"

Il ministro Poletti con Presezzi e i vertici di Confindustria

Legnano (Milano), 5 aprile 2016 -  «Complimenti. Questa azienda sembra una città». Esordisce così Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, che ieri pomeriggio ha fatto visita agli stabilimenti della Franco Tosi Meccanica di piazza Monumento. Una visita nata per caso, raccontano dalla proprietà, dopo un incontro del direttore amministrativo Massimiliano Colombo con il ministro e il suo conseguente interessamento alla Tosi. Si è fatto attendere, Poletti. Ma alla fine l’esponente del Governo Renzi ha speso parole al miele per la storica fabbrica di turbine e per la famiglia Presezzi, riconosciuta da tutti come autrice della rinascita della Tosi. «Avere imprenditori del genere è un primo passo essenziale verso il rilancio - ha affermato Giuliano Poletti -. Uno può raccontare quello che vuole, ma poi sono le cose fatte che contano. E Presezzi le sta facendo. La Franco Tosi è un’eccellenza italiana, fa parte della storia dell’industria italiana». Una storia che è rimasta in Italia, anche se il ministro ha dichiarato di non disdegnare le aperture oltreconfine: «Apprezzo molto le eccellenze italiane, ma un Paese che vuole rilanciare la propria economia se si chiude è morto. Lo vediamo bene con i distretti: si porta il meglio che si ha di sè in un contesto anche straniero. Il mix della mia specializzazione con quello che trovo fuori mi fa dare di più. L’idea di essere da soli contro tutti non l’ho mai considerata eccezionale». La Tosi, tanto nella versione passata quanto nella gestione Presezzi, ben rappresenta il saper fare tutto italiano. «Noi italiani siamo molto bravi a risolvere un problema e a personalizzare la soluzione. Se si cercano mille pezzi uguali allora è giusto che ci si rivolga ad altri Paesi, ma se invece si vuole quello personalizzato, magari che costa un po’ di più ma ha del valore aggiunto, allora serve il manifatturiero italino. Gli italiani sanno fare, hanno imparato a fare. È il genio italiano, che si è espresso nella storia in un’azienda come la Tosi» ha proseguito il ministro del Lavoro, che poi ha svolto un giro della fabbrica con la famiglia Presezzi.

«La Tosi è specializzata in impianti personalizzati a seconda delle esigenze del cliente - ha confermato Alberto Presezzi, nuovo proprietario dell’azienda di piazza Monumento -. All’estero l’Italia è vista come una nazione che ha una marcia in più. Il prodotto italiano è riconosciuto come eccellenza, che costa caro ma fa la differenza». All’incontro con il ministro hanno partecipato anche diverse figure importanti per la città, fra cui i rappresentanti sindacali, che hanno contribuito in maniera fattiva al salvataggio della Tosi con lunghe trattative e la firma di un accordo arrivata poco meno di un anno fa - «Siamo soddisfatti - dichiara Edoardo Barra operatore sindacale Fim Cisl Milano Metropoli - abbiamo sempre creduto nel rilancio della Franco Tosi» - il commissario straordinario Andrea Lolli, alcuni esponenti politici come la parlamentare Eleonora Cimbro e il presidente di Confindustria Alto Milanese, Giuseppe Scarpa, e il direttore dell’associazione industriali Andrea Pontani. E pensare che soltanto fino a un anno fa si lottava per non fare chiudere questa storica fabbrica.