VALENTINA RIGANO
Cronaca

Varese, lo stupratore dei distributori condannato a 21 anni: incastrato dal dna

Il 35enne legnanese era già stato condannato per il medesimo reato dieci anni fa

Violenza sessuale

Legnano (Milano), 6 febbraio 2020 - Una condanna in primo grado che sta facendo discutere, quella pronunciata dal tribunale di Busto Arsizio nei confronti di T.A.. Il 35 enne legnanese, che risulta residente a Milano, è stato condannato a 21 anni di carcere perché ritenuto responsabile di quattro violenze sessuali, tre sequestri di persona, due rapine e lesioni, ai danni di quattro donne aggredite mentre facevano rifornimento in stazioni di servizio nei territorio tra Busto Arsizio, Legnano, Parabiago e Castellanza. Una sentenza destinata a far discutere soprattutto in considerazione del numero di episodi e della modalità, sempre uguale, con la quale il maniaco dell’Altomilanese aggrediva le proprie vittime.

A far partire l’inchiesta a carico del 35enne, per anni residente nel Legnanese, è stata la denuncia di una donna all’inizio del 2019. Lei, quarantenne, ha raccontato alla polizia di Stato del commissariato di Busto Arsizio di essere stata aggredita mentre stava facendo rifornimento proprio a Busto. Andreose, volto coperto da passamontagna e guanti di lattice alle mani, era salito sulla sua auto poco prima che rimettesse in moto e, dopo averle afferrato i capelli, le aveva ordinato di partire immediatamente dicendole di essere ricercato dalla polizia. Dopo averla costretta a guidare fino a una zona isolata aveva tentato un approccio sessuale, baciandola, ma la donna era riuscita a fuggire e correre in direzione della strada per chiedere aiuto. A salvarla erano stati proprio gli agenti del commissariato bustocco, mentre il 35 fuggiva lasciando dietro di se una piccola traccia.

A incastrare T.A.e era stato proprio il suo dna. La Scientifica era infatti riuscita ad estrarlo da alcune porzioni dei guanti che il maniaco aveva indossato durante l’aggressione. Inchiodato dal profilo genetico per questa aggressione, il 3 enne, che nel corso dei mesi si è spostato dal Legnanese a Milano, secondo quanto emerso da altre indagini avviate in parallelo dalla polizia di Legnano, si è rivelato uno stupratore seriale. Incrociando dati e verificato che il dna combaciasse, gli investigatori del commissariato di Legnano lo hanno ritenuto responsabile di un’analoga aggressione ai danni di un’altra donna, nei pressi del Parco Alto Milanese. Anche in questo caso, indossando guanti e passamontagna, aveva sorpreso e costretto la sua vittima a guidare fino a una stradina secondaria, per poi abusare di lei. Diffuse le informazioni su un potenziale violentatore seriale, nei mesi sono emerse altre tre aggressioni sessuali a suo carico, messe a segno a Parabiago, Villa Cortese e Castellanza. Stessa modalità di azione e medesimo responsabile. Ora la condanna a ventu anni. Una condanna che sin da ieri sta facendo discutere, anche in considerazione del fatto che lo stesso T.A. e era già stato arrestato e poi condannato con le medesime accuse. Nel 2008, infatti, il legnanese era stato ritenuto colpevole di due aggressioni identiche a quelle per le quali è stato condannato ieri. Proprio per questo i 21 anni di carcere suonano quasi come una beffa, visto anche che gli sarebbe stata contestata la recidiva.