Nuova strada da Ozzero a Magenta: in Regione un piccolo passo avanti

L’arteria costerà 330 milioni, 100 in più di quanto previsto nei precedenti progetti di Anas E per realizzarla ci vorranno, come minimo, tre anni

Davanti alla sede della Regione la protesta dei comitati contro la tangenziale

Davanti alla sede della Regione la protesta dei comitati contro la tangenziale

Magenta (Milano) - La nuova strada che da Ozzero sale verso Magenta, in direzione della Malpensa, attraversando i campi agricoli di Albairate e Cassinetta di Lugagnano, costerà 330 milioni, ben 100 in più rispetto a quanto era stato previsto nei precedenti progetti elaborati dall’Anas. Per realizzarla ci vorranno, come minimo, tre anni. Ieri nella sede della Regione Lombardia si è fatto un leggerissimo passo in avanti.

Il commissario straordinario nominato dal Governo per gli adempimenti degli atti necessari alla realizzazione dell’opera, l’ingegner Eutilio Mucilli, ha raccolto tutti i pareri espressi dagli enti competenti. Scontati quelli favorevoli dei comuni di Ozzero, Abbiategrasso, Robecco e Magenta, che hanno comunque presentato delle osservazioni per ottenere delle migliorie (Magenta vorrebbe mantenere il collegamento tra la città e la frazione Pontevecchio almeno con un sovrappasso ciclopedonale). Scontati anche quelli contrari dei comuni di Cassinetta e Albairate. Contrario al progetto, ma non alla realizzazione dell’opera nel suo complesso, si è espresso anche il Comune di Boffalora Ticino, per la mancata soluzione della variante di Pontenuovo che graverebbe sulla frazione e indirettamente anche su Boffalora tutto il traffico della statale 11.

Hanno espresso un parere contrario Città Metropolitana, il parco agricolo Sud Milano e il parco del Ticino. Al termine Mucilli, che presiedeva la riunione, ha riaggiornato tutte le parti ad una nuova riunione che si terrà ai primi di marzo, anche per permettere a tutti di analizzare dettagliatamente il progetto e fornire delle osservazioni. Finiguerra, sindaco di Cassinetta, aveva difatti criticato per il poco tempo concesso ai Comuni per esaminare tutti i documenti che erano giunti in Municipio solo il 22 dicembre scorso, a meno di un mese dalla convocazione della conferenza dei servizi. Un giudizio positivo è stato espresso dai sindaci che hanno sottolineato la disponibilità del commissario ad affrontare le problematiche, con determinazione.