A Legnano i muri dello storico stadio "Mari" sono una lavagna di scritte e insulti

Il campo sportivo che ha ospitato anche una gara del Sei Nazioni di rugby in rosa, e ogni anno fa da scenario alla corsa del Palio, è da tempo nel mirino dei vandali

Lo stadio Mari

Lo stadio Mari

Legnano -  Lo scorso anno ha compiuto cent’anni tondi tondi. Lui, lo stadio "Giovanni Mari", è uno dei simboli della storia di Legnano. E non solo perché accoglie le partite della squadra di calcio lilla. È la casa del Palio delle contrade, lo è stata anche di una sfida rugbystica in rosa del Sei Nazioni tra Italia e Scozia. Insomma, una storia di tutto rispetto. Che però qualcuno non sembra rispettare fino in fondo. All’interno dell’impianto scintillano un manto erboso e spalti in discrete condizioni, e nulla quaestio. Le note dolenti cominciano all’esterno: scritte su ogni centimetro di muro, persino sulle biglietterie, con una dichiarazione d’amore in spagnolo nemmeno si fosse a Madrid. Insomma, il muro perimetrale è diventato una cittadella di "capolavori" di writers che con il calcio proprio non ci azzeccano. E, se pure ci azzeccassero, sarebbero comunque stonate.

Contro un cancello, poi, si vede una seggiolina rossa abbandonata che potrebbe forse sposarsi con qualche soluzione creativa da biennale di Venezia ma non con uno stadio. E, paradosso dei paradossi, persino una "dedica" offensiva alla squadra lilla. Cioè a una società che pagine dorate di storia ne ha scritte a fiumi e profumate di pur fugaci apparizioni in serie A e quell’"omaggio" non merita affatto. Giovanni Mari, storico presidente scomparso nel 1987 e a cui l’impianto è intitolato, ovunque ora si trovi, lo urlerà a gran voce: più rispetto per questo stadio e per la storia di cui è autore e custode.