Sonora bocciatura a Sanremo Matita blu per Blanco e Ferragni "I giovani sono ben altro"

A bacchettare i due protagonisti del Festival della canzone 2023 è la prof Amanda Ferrario dirigente del prestigioso istituto che vanta prime posizioni nella classifica delle scuole d’Italia

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di Rosella Formenti

Bocciati, sonoramente, Chiara Ferragni e Blanco. La bocciatura non arriva da critici televisivi, ma dal mondo della scuola: ad usare la matita blu per sottolineare gli errori è Amanda Ferrario, preside dell’Ite Tosi, scuola d’eccellenza a Busto Arsizio. È una dura presa di posizione quella della dirigente, persona esperta, competente, nel 2020 chiamata a far parte del Comitato dei 18 esperti voluto dall’allora Ministro per l’Istruzione Lucia Azzolina per definire in piena emergenza Covid il "piano scuola". Spettatrice davanti alla tv della prima serata del Festival di Sanremo ha affidato al suo profilo social il post di bocciatura dei due personaggi. Scrive la dirigente scolastica "Blanco e Chiara Ferragni.. il nulla cosmico della televisione italiana, quella a pagamento obbligatorio con il canone Rai". È una stroncatura a 360 gradi, "Se avessi vent’anni – continua - oggi, mi sentirei profondamente offesa da due personaggi boriosi e arroganti, vuoti come il guscio di un paguro abbandonato sulla spiaggia durante un nubifragio".

Quindi spiega " io, di ventenni ne conosco tantissimi. Spesso impegnati in mille attività, forse, a volte, fragili, ma intelligenti, brillanti, educati, capaci di parlare lingue e linguaggi sconosciuti, con tanta voglia di dare e fare. Li vedo ogni giorno, a scuola, nella mia città, in giro. Studiano. Fanno sport. Volontariato. Collette alimentari. Si battono per i diritti degli ultimi. Con ardore. Dignità. Competenza. Dibattono con tale entusiasmo e argomentazioni così ricche, da farmi pensare che il monologo della Ferragni di ieri sia il tripudio del nulla cosmico e dell’insipienza". Poi arriva al gesto di Blanco, scrive la preside " si commenta da solo: maleducazione, vandalismo, delirio di onnipotenza. Fosse mio figlio, oggi avrebbe la faccia gonfia di schiaffoni. O forse no, li avrebbe avuti per tempo. Fosse un mio alunno e avesse fatto questo a scuola sarebbe stato denunciato ed espulso. Ma mi indigna vedere questo spettacolo serale con il corollario del buonismo da scena dell’imbonitore di turno. Voglio indietro i soldi del canone. Non mi merito, da italiana, cittadina, donna tanto qualunquismo bieco, becero e meschino". Quindi conclude "rivoglio i soldi del canone RAI". Pensieri quelli espressi dalla preside che stanno facendo discutere, chi condivide e chi no e chissà che non arrivi alla dirigente una chiamata da Amadeus, occasione per aprire una finestra sulla scuola italiana fatta, come scrive nel post, di tanti giovani intelligenti, brillanti, educati, la migliore risposta al "nulla cosmico" di Blanco e Ferragni.