Servizi sanitari, mano tesa ai cittadini. Via ai lavori per la Casa di Comunità

Castano Primo, la nuova struttura sorgerà nell’ex scuola di via Moroni 1. Il cantiere chiuderà a maggio

Servizi sanitari, mano tesa ai cittadini. Via ai lavori per la Casa di Comunità

Castano Primo, la nuova struttura sorgerà nell’ex scuola di via Moroni 1. Il cantiere chiuderà a maggio

A Castano Primo sono stati presentati i lavori per la realizzazione della Casa di Comunità in via Moroni 1, che dovrebbero concludersi entro maggio del prossimo anno. La nuova struttura sanitaria sarà ricavata all’interno di un ex edificio scolastico, con un intervento dal valore complessivo di circa 1,2 milioni di euro. L’edificio, con una superficie di circa 1.000 metri quadri distribuiti su due piani, sarà organizzato in modo funzionale: al piano terra saranno collocati i servizi sociali e il centro prelievi, mentre al piano superiore troveranno posto gli ambulatori e i servizi sanitari.

Le strutture sanitarie già operative a Castano, che rientrano nel piano delle Case di Comunità, rimarranno attive e vicine al nuovo cantiere. Le Case di Comunità, introdotte dalla legge regionale per il potenziamento dei servizi sanitari e sociosanitari, mirano a diventare un punto di riferimento stabile per i cittadini, offrendo servizi sanitari gratuiti, assistenza e attività di prevenzione. Al loro interno lavoreranno medici di base, pediatri, specialisti, infermieri e altri professionisti della salute. Nell’Alto Milanese ci sono vari progetti in corso legati alle Case di Comunità.

A Legnano ci sono già una Casa e un Ospedale di Comunità ospitati in due edifici del vecchio ospedale. A Busto Garolfo una struttura è già attiva e un nuovo edificio è in costruzione. A Parabiago, i lavori nell’area ex Rede sono già iniziati. A Cuggiono, i servizi saranno all’interno del sito ospedaliero, mentre a Magenta la Casa di Comunità sarà pronta entro fine anno. L’obiettivo è completare tutte le strutture entro il 2025 per garantire l’accesso ai fondi del PNRR. Secondo il direttore generale dell’Asst, Francesco Laurelli, tutti i cantieri, compreso quello di Castano, sono stati avviati con la necessità di rispettare i tempi imposti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Laurelli ha sottolineato l’importanza di queste strutture e ha confermato che, pur trasferendo molti servizi nella nuova sede, la collaborazione con i medici di base rimarrà fondamentale. Il vicesindaco Daniele Rivolta ha accolto con favore l’inizio dei lavori, definendo l’intervento "un grande investimento per il territorio".