Sciopero a scuola, le famiglie non lo sanno e i ragazzi rimangono in giro

Busti Garolfo, le famiglie hanno saputo della chiusura della scuola soltanto nel corso della stessa mattinata

Una scuola

Una scuola

Busto Garolfo (Milano), 24 ottobre 2020 - Disagi ieri mattina alle scuole. Lo sciopero nazionale promosso dall’organizzazione sindacale Cub scuola ha messo in crisi lo svolgimento delle lezioni al punto da costringere il dirigente Domenico Pirrotta a decretare la chiusura delle scuole medie di via Correggio per mancanza di personale di servizio abbandonando così gli studenti fuori dai cancelli. Nonostante gli avvisi pervenuti nei giorni precedenti alle famiglie in cui venivano indicati i possibili orari e le classi interessate dall’agitazione sindacale, l’astensione in blocco del personale di supporto ai docenti ha di fatto decretato lo stop alle lezioni. Tutti a casa quindi in una mattina fredda e piovosa d’ottobre in piena emergenza da covid-19, senza nemmeno poter avvisare i genitori, che hanno lasciato tranquillamente i loro figli all’ingresso per poter andare a lavorare. 

Domenico Pirrotta
Domenico Pirrotta

Alle scuole di via Correggio è toccato alle insegnanti rimaste annunciare l’impossibilità di accedere alle aule subendo come prevedibile le ire dei genitori mentre negli altri plessi del capoluogo e della frazione la situazione è stata gestita in maniera da garantire la didattica ordinaria con esclusione di qualche classe. Studenti a zonzo per il piazzale antistante la scuola in attesa dei genitori, altri sotto le tettoie tutti raggruppati per non bagnarsi hanno rappresentato l’antitesi di quelle che sono le buone norme per fermare i contagi da coronavirus. L’impegno di famiglie e scuola per mantenere attivi i protocolli di sicurezza rischia in questo modo di svanire come neve al sole lasciando poco spazio alle giustificazioni.

«È assurdo – si sfoga Luciana S. – sapere la mattina stessa che la scuola viene chiusa. Se in passato potevamo fare perno sulla buona volontà dei nonni, in una situazione come questa come si fa a portare i ragazzi da anziani ultrasessantenni? È stato un colpo basso che non ha giustificazioni". Dal suo ufficio il dirigente Domenico Pirrotta ammette di avere le mani legate: "Ho potuto solo constatare l’impossibilità di svolgere le lezioni per la mancanza di personale".