Turbigo (Milano) – In riva al Ticino, nei pressi del Mulino del Pericolo, da ieri sono accampati dei soldati con le divise dell’epoca risorgimentale. Lì proprio dove il pittore Carlo Bossoli immortalò nel suo quadro più noto l’esercito sardo passare il Ticino il 4 giugno 1859. Al contrario degli anni scorsi, quest’anno il Ticino è sufficientemente alto per coprire e nasconderci i pali di legno che erano alla base del ponte sul quale passarono le truppe, pali di legno rimasti intatti fino ai nostri giorni. E’ per la nuova edizione della Rievocazione storica del passaggio del Ticino da parte delle truppe franco-piemontesi nel 1859, pochi giorni prima dello svolgersi della Battaglia di Magenta, organizzata dall’associazione risorgimentale turbighese.
Per l’occasione è stata presentata una ricerca, redatta da Daniele Solivardi, sui fatti storici del 1859 accaduti tra Turbigio e Robecchetto. In serata c’è stato anche un ballo in costume con musiche dell’epoca. Oggi l’evento proseguirà con altri momenti di animazione del campo militare, giochi e presentazione dei prodotti tipici dei mulini e avrà il suo culmine con il concerto della Fanfara dei bersaglieri di Magenta. Il concerto sarà preceduto dalla posa di una corona di fiori al cippo che, in località Arbusta, ricorda il capitano francese Vanéechout caduto per l’indipendenza italiana il 3 giugno 1859. "Questa mattina - ha raccontato Solivardi - è venuto da me un giovane con una bustina. Aveva trovato nelle scorse settimane accanto al ponte della Padregnana un simbolo in lega che i granatieri portavano sul cappello. Non è raro trovare nei boschi tra Turbigo e Robecchetto ancora oggi, a quasi due secoli, delle testimonianze di quegli eventi che segnarono la storia d’Italia. Noi dell’associazione risorgimentale quegli eventi li vogliamo ricordare anche in futuro".