Ragazzo annegò nella vasca di depurazione. Due condanne

CASTELLANZA Punito con un anno di pena il proprietario della vasca di depurazione in cui morì due anni fa, il quindicenne...

Ragazzo annegò nella vasca di depurazione. Due condanne

Ragazzo annegò nella vasca di depurazione. Due condanne

Punito con un anno di pena il proprietario della vasca di depurazione in cui morì due anni fa, il quindicenne Mouhamadou Niang (nella foto) all’interno di un complesso aziendale a Castellanza. Al tribunale di Busto arriva il patteggiamento davanti al gup Stefano Colombo per questa dolorosa vicenda che scosse Castellanza. Condanna per il proprietario e pena di 8 mesi per l’amministratore delegato della tintoria. I due erano assistiti dagli avvocato Christian Bossi e Luca Abbiati. L’accusa era di omicidio colposo. Il pubblico ministero Carlo Alberto Lafiandra, che ha coordinato l’inchiesta, aveva invece chiesto l’archiviazione per il terzo indagato, il curatore fallimentare della società proprietaria dell’area che era inizialmente indagato. I familiari del giovane sono stati risarciti nei mesi scorsi.

Una vicenda tragica quella accaduta il 17 ottobre del 2021 quando il ragazzo, che era in visita con la famiglia da alcuni amici che vivevano nella zona, si era messo a giocare a calcio all’interno del cortile. Il pallone finì nella vasca di depurazione e Niang cadde all’interno del vascone nel tentativo di recuperare la palla. Il suo corpo fu recuperato dai pompieri dopo oltre mezz’ora. La famiglia, assistita dall’avvocato Massimiliano Canavesi, è stata risarcita per 750mila euro. I patteggiamento ha evitato alla madre del giovane un processo durante il quale avrebbe dovuto ripercorrere i drammatici istanti della perdita del figlio. Il ragazzo allora frequentava la scuola media dell’istituto comprensivo Manzoni. Il consiglio comunale si era fermato in segno di rispetto ed era stata lanciata una raccolta fondi per sostenere la famiglia del quindicenne.Ch.S.