CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Quattordicenni sorpresi a fumare narghilé. Titolare del locale sanzionato

Il tabacco era anche privo del contrassegno del monopolio statale .

Il tabacco era anche privo del contrassegno del monopolio statale .

Il tabacco era anche privo del contrassegno del monopolio statale .

Undici minorenni, appena quattordicenni, sorpresi a fumare narghilè con tabacco di contrabbando all’interno di una sala fumatori. È quanto hanno scoperto i carabinieri durante un controllo in un locale situato al Move In, a Cerro Maggiore, in palese violazione delle normative anti-tabacco. La situazione, già grave per la presenza di ragazzi così giovani intenti a fumare, si è aggravata ulteriormente con il ritrovamento di tabacco privo del contrassegno del monopolio statale. Durante l’ispezione, i carabinieri hanno trovato gli undici adolescenti intenti a fumare nella sala dedicata del locale. Una scena che non lasciava dubbi sulla violazione delle normative, visto che la legge vieta categoricamente ai minori di diciotto anni di accedere a prodotti per il fumo. A rendere il tutto ancora più grave, il tabacco utilizzato per i narghilè era di contrabbando, quindi privo del contrassegno del monopolio statale, che ne attesti la regolarità.

Il titolare del locale è stato sanzionato con una multa di cinque euro per ogni grammo di tabacco illegale rinvenuto, a cui si somma la violazione legata alla presenza di minorenni intenti a fumare. Ma le conseguenze non finiscono qui: i carabinieri hanno chiesto alla questura la sospensione della licenza di somministrazione, un provvedimento che potrebbe mettere a rischio l’attività del locale. L’episodio riaccende i riflettori su una problematica sempre più diffusa: l’accesso dei minorenni a prodotti da fumo, spesso facilitato da una vigilanza poco rigorosa da parte di alcuni esercenti. Nel caso specifico assolutamente nulla, come ben sapevano tutti i giovani che in questi mesi hanno affollato il locale. Le compagnie di ragazzi si sedevano e iniziavano a fumare, senza alcun problema relativo alla giovanissima età.

La normativa anti-tabacco è chiara, e la tutela dei giovani dovrebbe essere una priorità assoluta, sia per i gestori dei locali che per le famiglie. Questo caso rappresenta un campanello d’allarme per tutta la comunità, chiamata a vigilare affinché situazioni del genere non si ripetano. La presenza di ragazzi così giovani all’interno di una sala fumatori, intenti a consumare tabacco illegale, non è solo una violazione della legge, ma un fallimento collettivo nella protezione delle nuove generazioni.

Christian Sormani