Non ne possono più i residenti delle case Aler a Sedriano. Dall’inizio di dicembre dello scorso anno un gruppo di giovani ha occupato il locale riunioni del complesso popolare di via Fagnani. Entrano di sera e vi rimangono fino a notte fonda con musica ad altissimo volume e probabile consumo di alcol e stupefacenti. Una situazione che chi vive in quei palazzi, ex Gescal, non è disposto più a tollerare. Il complesso di via Fagnani è dotato di cancelli, che non vengono mai chiusi, per accedere ai box. Chiunque può entrare come se niente fosse e in massima libertà. I ragazzi hanno cominciato ad occupare il locale riunioni con l’inizio del freddo intenso, mentre prima si ritrovavano sotto i portici sempre alle case Aler. Hanno provveduto a schermare le finestre con delle suppellettili in modo che non si possa vedere quel che succede dentro il locale. Per i residenti sono diventati un incubo e non sanno cosa fare. "Pensiamo di avere tutto il diritto di vivere tranquilli nelle nostre case – ha detto un residente – Ma in una situazione come questa non è possibile". Parlare con quei ragazzi diventa un rischio. Potrebbero essere sotto l’effetto di stupefacenti e avere reazioni violente dietro il rimprovero di qualcuno. Le forze dell’ordine sono intervenute, ma senza risultati. Difficile in questi casi capire fin dove ci si può spingere e si tratta, comunque, di una proprietà privata. All’interno del locale hanno piazzato anche un materasso. Ma chi sono questi giovani? Soltanto un paio vivrebbero nel complesso Aler di via Fagnani. Gli altri arrivano da fuori Sedriano: da Magenta, Corbetta, da Cornaredo e paesi limitrofi. Arrivano con lo scooter o perfino con il monopattino. "Avevo già sollevato tempo addietro questo problema – afferma il consigliere di opposizione del gruppo Noi con Sedriano e Roveda Alfredo Celeste – ottenendo un riscontro perché l’amministrazione prese atto del disagio. Ma, a conti fatti, per i residenti non si è arrivati ad alcuna soluzione". Alle Aler di via Fagnani i problemi sono tanti. Alcuni mesi fa venne incendiato un motorino all’interno del complesso popolare e, soltanto di recente, è stato spostato. "Auspichiamo che Aler intervenga per quei ragazzi che disturbano la quiete di un intero palazzo – conclude Celeste –. È una questione di ordine pubblico e come tale va trattata".