Prete e insegnante di educazione sessuale: confermata la condanna per pedofilia a Don Ruggero Conti

Il parroco prometteva ricariche telefoniche, capi d’abbigliamento e abusava dei ragazzi

Con il Covid il disagio è aumentato

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Legnano (Milano), 16 marzo 2015 - Condannato a 14 anni per pedofilia e induzione alla prostituzione. Si è concluso in Cassazione al Tribunale di Roma il procedimento a carico di don Ruggero Conti, l’ex parroco della parrocchia romana della Natività di Maria Santissima e originario di Legnano. Ex insegnante di educazione sessuale alla scuola media Bonvesin De La Riva, per il prete scattano le manette nel 2008. L’accusa è grave: avrebbe abusato di alcuni ragazzi, minorenni all’epoca di fatti, sin dal 1998. Durante le indagini vengono a galla anche altre testimonianze di legnanesi che anni prima avevano subito abusi da Conti. Spesso i ragazzi andavano a casa del parroco, attirati dalla sua affabilità. Conti prometteva ricariche telefoniche, capi d’abbigliamento e intanto lacerava la loro anima. Passano anni prima che i fatti emergano, nel silenzio da parte della chiesa. Inizia l’iter processuale: lungo, estenuante. Conti è sostenuto da molte persone che urlano al complotto. Ma il tribunale romano lo condanna in tutti e tre i gradi. E anche all’ultimo grado di giudizio è dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla difesa. «Tecnicamente eravamo sicuri della conferma della condanna di primo e di secondo grado - dichiara l’avvocato Nino Marazzita, presidente onorario dell’Associazione La Caramella Buona, onlus fondata da Roberto Mirabile e parte civile nel processo -. Questo clamoroso caso segna una svolta storica nel contrasto della pedofilia nella chiesa».

di Sara Riboldi