Parabiago, ladro arrestato mentre fugge con i gioielli appena rubati

Bloccato dai carabinieri mentre prova a scavalcare il muro di cinta dell'abitazione saccheggiata

I gioielli rubati e subito recuperati dai carabinieri

I gioielli rubati e subito recuperati dai carabinieri

Parabiago (Milano), 9 agosto 2021 - Stava svaligiando un appartamento di una famiglia in via Bixio a Parabiago, approfittando dell’assenza dei padroni di casa: è stata però la segnalazione di un cittadino ad attivare l’intervento dei carabinieri che, giunti sul posto, sono riusciti ad arrestare in flagranza di reato il topo d’appartamento. L’episodio è accaduto nella serata di sabato scorso: i militari del nucleo operativo dei carabinieri sono intervenuti dopo la segnalazione di un possibile furto in atto fatta da un cittadino che aveva notato strani movimenti in via Bixio, nei pressi di un’abitazione in quel momento deserta. Quando i militari sono arrivati sul posto hanno sorpreso e fermato nel giardino esterno il ladro, un cittadino serbo 54enne, domiciliato presso il campo rom di via Monte Bisbino a Baranzate e pregiudicato. L’uomo è stato bloccato mentre tentava di scavalcare il muro di recinzione per darsi alla fuga: la perquisizione ha consentito di rinvenire nelle tasche dell’uomo alcuni monili in oro, riconosciuti e restituiti alla proprietaria dell’abitazione, una donna italiana di 44 anni che nel frattempo era rincasata. Sul posto è stato trovato anche un grosso cacciavite utilizzato dall’uomo poi arrestato e da un suo complice: dalle informazioni raccolte, infatti, risulta che sul posto ci fosse anche un secondo uomo che si era precedentemente allontanato facendo perdere le sue tracce. A pochi metri dall’abitazione è stata trovata anche l’auto di grossa cilindrata utilizzata dai due ladri, un’Audi A4 che è risultata intestata a un 45enne italiano, a quanto pare fittiziamente proprietario di altre 200 autovetture. Il veicolo è stato quindi sottoposto a fermo, provvedimento che precede la successiva confisca, e un uguale provvedimento è stato inoltre avviato per tutte le altre autovetture intestate al prestanome. L’arrestato, che è risultato già gravato da un precedente ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Milano, è stato condotto al carcere di Busto Arsizio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.