Parabiago (Milano) – Fanno le flessioni sui binari del treno: bloccati dalla polizia locale. Succede a Parabiago in prossimità della stazione ferroviaria. Uno dei tre ragazzi si cimentava nell'esercizio ginnico sulle rotaie del binario 2, chiedendo agli amici che si trovavano sulla panchina di riprenderlo e fotografarlo. Il tutto durante uno dei controlli in borghese della Polizia Locale. Non solo. Il terzetto si dedicava a un altro gioco pericoloso, attraversando i binari ripetutamente, nonostante una staccionata allestita proprio per evitare gesti del genere.
Uno degli agenti in borghese è intervenuto, bloccando i tre, tutti minorenni, residenti in alcuni centri vicino a Parabiago. Il poliziotto ha richiamato l’attenzione del capostazione, avvisandolo dell’accaduto.
I tre ragazzi, in seguito, sono stati accompagnati al comando della polizia locale in attesa dei loro genitori, ai quali sono stati riconsegnati, dopo la spiegazione delle imprese commesse in zona stazione.
"Questi interventi in borghese effettuati presso la stazione e in altre zone della città – afferma il comandante della polizia locale Angelo Imperatori – nascono da una richiesta dell'Amministrazione comunale al fine di prevenire atti di violenza o di 'challenge', come si usa dire adesso. Ci auguriamo che da questa esperienza questi ragazzi abbiano capito il pericolo, ma nello stesso tempo lo abbiamo compreso anche altri loro coetanei”.
"È davvero brutto assistere al mancato intervento di persone adulte nei confronti di questi ragazzi – afferma il sindaco Raffaele Cucchi – anche solo una chiamata alla polizia locale o ferroviaria, come se la vita degli altri non ci toccasse. Purtroppo l'indifferenza rende complici degli atti delle persone che attraversano binari per evitare il sottopasso. A maggior ragione se si tratta di ragazzi che giocano sfidando la vita. Dobbiamo essere intolleranti di fronte a queste consuetudini, altrimenti si avvalla l'idea che la vita umana vale un gioco tra amici.
Mi permetto anche di precisare che questa attenzione di richiamo e allerta la dobbiamo praticare tutti perché la Polizia Locale non può essere onnipresente e tutti siamo responsabili della sicurezza collettiva. Perché poi, quando capita l'irreparabile, è colpa delle istituzioni e della mancanza di sicurezza, ma qui le barriere c'erano".