Palio di Legnano 2023: Legnarello sugli scudi nelle corse di addestramento

Antonio Siri su Batman si è aggiudicato tre delle 11 gare in programma. In evidenza anche Federico Arri (Sant’Erasmo), Gavino Sanna (San Bernardino) Carlo Sanna (San Martino) e Dino Pes (San Magno)

Le corse di addestramento in vista del Palio 2023

Le corse di addestramento in vista del Palio 2023

Legnano (Milano) – È stato Antonio Siri detto Amsicora il protagonista della prima delle due date dedicate alle corse di addestramento al prossimo Palio di Legnano.

Sull’anello di sabbia del Centro Ippico Etrea di Borsano il portacolori di Legnarello si è aggiudicato tre corse sulle undici in programma. Nella prima corsa secca, dedicata ai purosangue, la vittoria è andata a Federico Arri su Brugola. Nella seconda corsa, valida come prima batteria del Gran Premio, si sono guadagnati l’accesso alla finale Antonio Siri su Batman e Dino Pes su Mario Kart. La seconda batteria, molto combattuta, ha visto Andrea Sanna su Può Darsi ed Antonio Siri su Fly Down aggiudicarsi i due posti per la finale. Nella seconda corsa secca, anche questa riservata ai purosangue, vince ancora Antonio Siri. Nella terza corsa secca Carlo Sanna su Maverick.

La finale del Gran Premio ha visto al via Dino Pes su Mario Kart, Antonio Siri su Batman, insieme ai ripescati Carlo Sanna su Odi et Amo (al posto di Antonio Siri) e Valter Pusceddu su Tigre (al posto di Andrea Sanna). Gara senza particolari spunti, con Antonio Siri che parte subito in testa e va a vincere davanti a Pusceddu, Pes e Sanna. Nella quarta corsa secca vittoria di Federico Arri su Afrodite. L’ultima corsa secca, la quinta, dedicata ai purosangue è stata vinta da Giacomo Lo Manto su Nonsochisono.

Le ultime tre corse in programma sono state riservate ai mezzosangue, cavalli scelti per la disputa della Provaccia del venerdì. Nella sesta corsa secca si è imposto Andrea Sanna. La settima corsa secca ha visto trionfare Salvo Vicino. La giornata si è chiusa con l’ottava corsa secca dominata da Anda e Bola montata da Gavino Sanna.