
I carabinieri all’esterno del palazzo in via Stelvio a Legnano (Milano), dov’è stata uccisa Vasilica Potincu
Legnano – I carabinieri hanno fermato l’uomo sospettato di aver ucciso Vasilica Potincu, la donna di 35 anni – detta Katty o Elena – trovata morta sabato sera nel suo appartamento di via Stelvio a Legnano. Si tratta di un giovane operaio di 29 anni originario di Robecco sul Naviglio, nel milanese, che secondo gli inquirenti sarebbe l’ultimo cliente ad aver incontrato la donna, che lavorava come escort, prima della sua morte.
La svolta nelle indagini è arrivata dopo tre giorni di lavoro intenso da parte dei carabinieri della Compagnia di Legnano, coordinati dal pubblico ministero Ciro Caramore della Procura di Busto Arsizio. Mercoledì mattina è scattata una perquisizione a casa del sospettato, che mercoledì pomeriggio è stato interrogato dal magistrato. L’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma per gli investigatori ritengono che possa essere lui l’assassino di Vasilica, madre di un ragazzo di 14 anni.
L’omicidio è avvenuto nella tarda serata di sabato 24 maggio nell’appartamento al piano rialzato dove Vasilica lavorava insieme ad altre colleghe. La donna sui social network si faceva chiamare Elena e sui siti di incontri usava il nome Katty, è stata colpita con nove coltellate: otto tra petto e gola, e una alla schiena che si è rivelata mortale, con la lama da cucina rimasta conficcata tra le scapole.
Gli elementi che hanno portato al fermo sono emersi dall’analisi incrociata di diversi dati. I carabinieri hanno esaminato le celle telefoniche della zona e le targhe delle automobili passate sotto i varchi di accesso a Legnano nel periodo in cui è stato commesso il delitto. L’autopsia ha stabilito che Vasilica è morta poco prima di mezzanotte, e il confronto tra i tabulati telefonici e le targhe dei veicoli transitati ha fornito l’indizio decisivo per identificare il presunto omicida.
Sin dal primo momento, gli inquirenti avevano concentrato le indagini sulla pista del cliente. L’appartamento di via Stelvio 16 era il luogo dove Vasilica e le sue colleghe ricevevano gli uomini che le contattavano attraverso i numeri di cellulare pubblicati sui portali dedicati agli incontri. La vittima è stata trovata completamente nuda e sul suo corpo non sono stati rilevati segni di colluttazione, particolare che ha fatto pensare fin da subito a un incontro che, per motivi ancora da chiarire, si è trasformato in tragedia.
Il movente dell’omicidio resta infatti un punto interrogativo per gli investigatori. Non ci sono elementi che facciano pensare a una rapina finita male, né segni evidenti di una lotta tra la vittima e il suo aggressore. La dinamica dell’omicidio e le modalità dell’aggressione suggeriscono piuttosto un gesto improvviso e violento.