Nerviano, il cantiere del quarto binario spazza via gli orti comunali

In sostanza si sta parlando di 25 appezzamenti di terreno, di cui attualmente recintati 21, tutti assegnati sino alla fine dello scorso anno e che non potranno essere più utilizzati

I 25 appezzamenti di terreno della frazione di Cantone tutti assegnati ad anziani non potranno essere più utilizzati

I 25 appezzamenti di terreno della frazione di Cantone tutti assegnati ad anziani non potranno essere più utilizzati

Nerviano (Milano) – Il quarto binario spazza via gli orti urbani a Cantone. A scoprirlo è stata la sezione locale della Lega, grazie a una interpellanza presentata dall’ex sindaco Massimo Cozzi, come spiega l’attuale consigliere: "Solamente grazie alla presentazione di apposita Interpellanza, abbiamo appreso dalla risposta avuta nell’ultimo consiglio comunale, che gli orti urbani, in località Cantone, non verranno più assegnati, vista la partenza del cantiere relativo alla realizzazione del terzo e quarto binario della tratta Rho-Parabiago e dell’istituzione della nuova fermata di Nerviano, proprio nella frazione".

In sostanza si sta parlando di 25 appezzamenti di terreno, di cui attualmente recintati 21, tutti assegnati sino alla fine dello scorso anno e che non potranno essere più utilizzati. "Fra l’altro il Regolamento per l’assegnazione temporanea e la conduzione degli orti urbani era stato modificato nel maggio del 2023 per adeguarlo ai tempi e snellire le procedure di assegnazione. Che il cantiere a Cantone potesse finalmente partire, dopo anni di ritardi, era prevedibile e auspicabile, in primis per i vantaggi che arriveranno, una volta terminati i lavori previsti, ai pendolari che utilizzano quell’importante tratta ferroviaria.

Questo per sottolineare che l’ipotesi di non poter più utilizzare l’attuale sede degli orti urbani era ben nota e occorreva quindi studiare e realizzare una sede alternativa. A domanda precisa, in consiglio comunale l’anno scorso, l’assessore al territorio disse che si stava valutando come ipotesi una porzione di terreni nelle vasche di laminazione del Bozzente a Villanova". Poi il nulla, fino alla notizia che gli attuali orti urbani non saranno più assegnati e nessuna sede alternativa è stata ipotizzata. "Nessuna traccia della tanto sbandierata programmazione miseramente fallita".