
L’inaugurazione all’ex Meccanica de nuovo murale realizzato da Cheone e dedicato alla figura di Giovanni Pesce
Nerviano (Milano), 3 maggio 2025 – Un’opera di memoria e arte urbana per onorare la Resistenza. È stato inaugurato nel pomeriggio di giovedì 1° maggio, il giorno della festa dei lavoratori, presso il porticato del parco dell’ex Meccanica, il nuovo murale realizzato da Cheone e dedicato alla figura di Giovanni Pesce, partigiano simbolo della lotta antifascista, noto con il nome di battaglia “Visone”.
Rinnovamento
L’intervento restituisce vita e colore a uno spazio già consacrato alla memoria resistenziale: il nuovo dipinto prende infatti il posto del precedente murale, anch’esso firmato dallo street artist nervianese, che nel tempo era stato danneggiato da infiltrazioni, degrado strutturale e atti vandalici con bombolette spray.
L’omaggio
A seguito dei lavori di riqualificazione dell’area, si è deciso di rinnovare l’omaggio a Pesce con una nuova opera, che prosegue idealmente il dialogo tra memoria storica e arte contemporanea. Durante la cerimonia di inaugurazione, il presidente della sezione Anpi di Nerviano ha sottolineato il valore simbolico del gesto: “Giovanni Pesce è partito a 18 anni per combattere in un Paese straniero. Chi glielo faceva fare? La voglia di libertà, la voglia di democrazia. Guardando le guerre che ci circondano oggi, non vedo più quello stesso spirito”.
"Un’impronta indelebile”
Parole cariche di significato, che richiamano l’urgenza di non dimenticare le radici della libertà conquistata. Presente all’inaugurazione del murale anche la sindaca Daniela Colombo, che ha ricordato il contributo importante del territorio nervianese alla Resistenza: “Questa comunità è stata ricca di persone che hanno lasciato un’impronta nel percorso della Liberazione - ha detto la sindaca –. Ricordare Pesce, oggi, è anche un modo per rendere omaggio a quei nostri concittadini che hanno lottato per la democrazia. L’inaugurazione di questo murale rientra nel calendario delle celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione”.