
"L’ho portato adesso perché
è molto aggressivo. Si chiama Ugo". Poche righe scritte
su un foglietto appiccicato
a un trasportino avvolto
dal nastro adesivo. Questa
la scena che si sono trovati davanti i volontari del gattile
di Legnano. Dentro
al trasportino c’era un gatto nero adulto in buona salute
ma visibilmente disorientato, abbandonato senza pietà
a pochi metri dall’entrata
del gattile dai proprietari
che se ne sono disfatti
come fosse un pacco postale. "Era catatonico e faceva fatica a muoversi non perché stesse male ma perché era paralizzato dalla paura. Era evidentemente un gatto abituato a stare
in casa con la sua famiglia. Famiglia che un bel giorno
ha detto stop", spiega
la volontaria Monica Gaspari. Appena arrivato al gattile
Ugo era spaesato
e non ha toccato cibo.
Nei giorni seguenti non si è mai dimostrato aggressivo: era solo disorientato e bisognoso
di coccole. I volontari gli hanno subito cambiato nome in Fumo per non dare continuità
alla sua triste vita precedente, culminata con l’abbandono. Adesso sta meglio ed è pronto per essere adottato da un’altra famiglia.
"Ha bisogno di serenità, purtroppo di vittime dell’abbandono come lui
ce ne sono tante. Poca responsabilità". Fumo
è in buona salute e per nulla aggressivo. La sua storia
ha fatto il giro del web dopo che sui social la volontaria Nicoletta Arnaboldi ha scritto: "Fuori dal cancello del gattile questa mattina molto presto
è stato abbandonato un micio nel trasportino privo addirittura dello sportellino e tenuto chiuso con lo scotch.
Si sarebbe potuto usare
un metodo più civile
per consegnarci questa povera bestiolina indifesa".
C.S.