Legnano, malore durante il concerto: salvata dal defibrillatore

Una donna è stata vittima di un arresto cardiaco: fondamentale il tempestivo intervento dei presenti, che hanno utilizzato l'apparecchio in dotazione al vicino oratorio

Un defibrillatore

Un defibrillatore

Legnano (Milano), 4 febbraio 2023- Un’altra vita salvata grazie ai DAE, i defibrillatori semiautomatici che ormai punteggiano il territorio grazie allo stimolo dato alle amministrazioni dalle associazioni che lavorano per la diffusione di questa cultura: nella serata di ieri sera, durante il concerto della Candelora che si stava tenendo nella chiesa del Redentore di Legnarello, una donna di 56 anni è stata vittima di arresto cardiaco. La donna è stata subito soccorsa da alcuni presenti utilizzando il DAE installato nel vicino oratorio e dopo la prima scarica ha subito avuto ripresa di circolo, respiro e coscienza. Sul posto è poi intervenuto un mezzo sanitario di Saronno perché l'automedica di Legnano in quel momento era già impegnata a Busto Arsizio e la donna è stata infine accompagnata all’ospedale di Legnano. Va sottolineato che sul posto era stato portato anche un secondo DAE, prelevato dal vicino maniero di Legnarello.

”Nel legnanese sono quattro le vite salvate dai DAE pubblici da agosto 2022 ad oggi – spiega Mirco Jurinovich, presidente di 60milavitedalsalvare, l’associazione che da anni sta lavorando per diffondere la cultura dei DAE –. Tanto è stato fatto, ma mancano ancora alcuni tasselli fondamentali affinché la cultura dei DAE sia condivisa. Una delle tematiche affrontate dalla legge 116/2021 che introduce l'obbligo per tutte le centrali 118 di comunicare agli astanti la presenza del DAE è, ad esempio, l'adozione di una app nazionale che consentirebbe di attivare la rete di cittadini già formati allo scopo di ridurre i tempi d'intervento come avviene da anni solo in Emilia Romagna. In Emilia il cosiddetto “codice blu” ha consentito di quadruplicare la sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. È assurdo che le norme della legge 116/2021 non siano ancora in vigore per la mancanza dei decreti attuativi che il Ministero della Salute avrebbe dovuto emanare entro 60 giorni”. Secondo la stima fatta dalla stessa associazione, ogni anno solo in Italia circa 60mila persone muoiono per arresto cardiaco, mentre sarebbe possibile salvarne circa un 60-70% con il rapido impiego del defibrillatore.