GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

Magenta, primo parto cesareo col papà: “Emozione unica vissuta insieme”

L’ospedale Fornaroli ha aperto alla presenza dei padri in sala operatoria durante le nascite programmate. Andrea: quei venti minuti testa a testa con mia moglie e la piccola Emma resteranno indimenticabili

Maria, Andrea e la piccola Emma, nata con parto cesareo a Magenta

Maria, Andrea e la piccola Emma, nata con parto cesareo a Magenta

Magenta (Milano) – "È un’emozione che consiglio a tutti i genitori di vivere. Quei venti minuti in cui sono rimasto testa a testa con mia moglie e la bambina appena nata appoggiata sul seno della mamma nella sala operatoria resteranno un ricordo indelebile". Andrea, il padre di Emma, magentino, è stato il primo padre nella storia dell’ospedale Fornaroli ad assistere al parto della moglie con taglio cesareo programmato.

"Quando sono entrato in sala operatoria mia moglie era già sul lettino. Io mi sono seduto al suo fianco e ho atteso con trepidazione il primo vagito di Emma. Non c’era nulla che avrebbe potuto impressionarmi: c’era un telo e quindi non ho visto quando la ginecologa ha inciso mia moglie".

Soddisfatta quell’esperienza anche la moglie, Maria: "Avere il marito di fianco al momento del parto è un modo speciale per condividere le emozioni del momento". Era stata proprio la moglie a suggergli questa possibilità.

"La scorsa settimana, prima di fare la visita di monitoraggio, avevo letto un articolo in cui si parlava della possibilità offerta ai padri di assistere la moglie anche in sala operatoria nel caso dei parti cesari programmati, come nel mio caso. Così l’ho chiesto alla ginecologa. Quando ho poi visto mio marito gli ho detto se voleva fare da cavia, essere cioè uno dei primi padri che qui a Magenta avrebbe assistito al parto con taglio cesareo della moglie. Solo quando eravamo in sala parto abbiamo saputo di essere la prima coppia a vivere questo momento insieme".

In occasione della nascita del loro primo figlio Andrea aveva assistito al travaglio ma quando poi i medici avevano deciso di intervenire d’urgenza col cesareo il padre era dovuto uscire dalla sala parto. "Quella volta mi venne subito dato in braccio Riccardo, ma non c’era la madre con noi. Era un’emozione solo mia, stavolta invece è stata di tutti noi".

A eseguire l’intervento sono state le ginecologhe Cristina Mastromatteo ed Elena Pulerà. Al Fornaroli lo scorso anno si sono eseguiti 131 parti con taglio cesareo programmati, il 13% del totale. I casi di parti con taglio cesareo in emergenza sono stati il 9%. Resta uno degli ospedali lombardi in cui si effettuano meno parti con taglio cesareo (la media regionale è del 23%).