Magenta, neonato rapito dal padre in ospedale: l’uomo arrestato col bimbo in braccio a Milano

Individuato in un bar di Abbiategrasso, il 39enne è fuggito portando con sé il piccolo: è stato bloccato alla stazione San Cristoforo del capoluogo

L'ospedale Fornaroli di Magenta

L'ospedale Fornaroli di Magenta

Magenta (Milano) – È entrato nel reparto di Neonatologia dell’ospedale Fornaroli di Magenta, ha aspettato un attimo che medici e infermiere si distraessero per qualche secondo, ha preso in braccio suo figlio e se n’è tranquillamente andato via. Quando il personale medico si è accorto che l’uomo stava fuggendo col piccolo, ha subito chiamato i carabinieri facendo scattare l’allarme, piuttosto che tentare di fermarlo nel timore di provocare reazioni inconsulte che avrebbero messo in pericolo il piccolo di appena due mesi.

Trentanove anni, con gravi problemi di tossicodipendenza, residente assieme alla compagna e madre del neonato nella vicina Abbiategrasso, l’uomo pensava, nel suo agire folle, di rimediare a un’ingiustizia, quella di essersi visto portare via il figlio.

Una fuga durata 48 ore e che è terminata nella tarda serata alla periferia ovest di Milano. I militari della Compagnia di Abbiategrasso si erano immediatamente messi alla sua ricerca appena ricevuta la segnalazione dalla direzione del Fornaroli. Il bambino infatti, era stato subito preso in carico dai Servizi sociali di Abbiategrasso al momento della nascita, dopo che gli era stata riscontrata la positività a benzodiazepine, metadone, cocaina e oppiacei, e affidato alle cure dei medici.

Presentava addirittura sintomi da astinenza, oltre che una grave malformazione cardiovascolare da correggere con un futuro intervento. Un quadro troppo grave e compromesso per pensare di lasciarlo nelle mani dei genitori (la madre è una 34enne milanese). La residenza della coppia era dunque nota.

Ma le ricerche, mercoledì e giovedì, non danno l’esito sperato. La madre non si trova. Ieri pomeriggio, la svolta. Il 39enne viene finalmente individuato all’interno di un bar in centro ad Abbiategrasso. Ha il bambino in braccio. Alla vista dei militari, inizia a scappare. Ferma un automobilista che sta passando in quel momento e lo costringe con le minacce a farsi portare alla stazione di Albairate. Sale sul primo treno diretto a Milano. Lo seguono ovviamente con le moto i carabinieri del Radiomobile, che allertano la Polizia ferroviaria e la Locale del capoluogo lombardo. La situazione è delicatissima: l’uomo è determinato e violento, è sotto pressione. Nessuno sa che reazione potrebbe mettere in atto. E in braccio ha sempre un neonato gravemente malato. All’altezza della stazione di Milano San Cristoforo decide tuttavia di scendere.

Ad aspettarlo ci sono la Polfer e gli agenti della Polizia locale. Ha uno scatto d’ira e tenta di prendere l’arma a un poliziotto. Viene però fermato in tempo e ammanettato. Il piccolo, incolume, è stato affidato a una clinica pediatrica di Milano. Per il 39enne, la strada è quella del carcere di San Vittore. Oggi sarà processato per direttissima. Anche per resistenza a pubblico ufficiale.