Magenta (Milano), 27 settembre 2024 – C’erano i sindaci, esponenti della Regione, diversi operatori economici e i rappresentanti delle associazioni e delle categorie che operano in stretto contatto con la realtà del Parco del Ticino per celebrare i 50 anni di vita del primo parco regionale italiano. Una ricorrenza che si è meritata una medaglia trasmessa dal presidente Mattarella all’attuale presidente del Parco, Cristina Chiappa. Medaglia che per tutta la giornata di ieri è stata esposta sul palco del cineteatro Nuovo dove in parecchi si sono alternati per analizzare il momento ed abbozzare ipotesi di lavoro per i prossimi anni. Ma non è mancato il tributo-ricordo ad Achille Cutrera, uno degli artefici nella nascita e della crescita del Parco nei primi anni di lavoro, e a Gianni Beltrami. Intervistato da Dario Furlanetto, che è stato uno dei primi direttori del Parco, il già senatore e presidente Ambrogio Colombo ha ricordato come il Parco sia nato per volontà dei cittadini e degli amministratori e che la prima conquista fu quella di bloccare l’escavazione in alveo.
I ricordi di chi c’era
“Mi ricordo le lunghe iniziali discussioni tra tutti i sindaci dei Comuni interessati. C’erano tante idee, tante ipotesi di lavoro, ma ci univa un solo obiettivo, quello di tutelare il nostro territorio”, ha ricordato Colombo. “Una sera – ha aggiunto – Bassetti, l’allora presidente della Regione, dopo aver esperito senza successo dei tentativi, mi disse: se fate un consorzio ti do la delega per fare un piano territoriale di coordinamento. Accettai la sfida e in quindici giorni si fece tutto e si avviò questa storia”.
Nel 1980 venne approvato dalla Regione: era il primo che si adottata in Italia. In tema di prospettive l’assessore regionale Gianluca Comazzi ha sottolineato che i parchi non devono essere luoghi dove si devono imporre solo dei vincoli. “Devono essere luoghi vissuti. Dobbiamo incentivare un turismo sostenibile, coniugabile con la sostenibilità economica e sociale”. E per farlo bisogna valorizzare i riferimenti anche storici che uniscono questi luoghi, come ha sostenuto il sindaco di Magenta Luca Del Gobbo, rifacendosi agli eventi che portarono all’Unità d’Italia e che proprio in questa parte della Lombardia si sono concretizzati.