Sopralluogo degli agronomi ieri mattina nel bosco in via Curtatone, l’area sulla quale a Gallarate è prevista la realizzazione di un nuovo polo scolastico, progetto approvato dall’amministrazione comunale e finanziato con fondi europei e regionali. L’intervento è stato deciso nei giorni scorsi, dopo il tavolo in Prefettura, convocato per cercare una mediazione tra le parti: il Comitato Salviamo gli alberi di Gallarate, il Presidio permanente di via Curtatone e l’amministrazione comunale. Proprio al Comune gli attivisti hanno rilanciato, anche durante la manifestazione di domenica pomeriggio, la richiesta di stop per il taglio delle piante fino al 15 ottobre per tutelare alcune specie attualmente nel periodo riproduttivo.
Ieri mattina il sopralluogo effettuato dagli esperti del Parco del Ticino, del Comune, presenti anche Filiberto Zago, tra gli attivisti del presidio e un tecnico indicato dagli attivisti. L’obiettivo verificare le specie arboree presenti e insieme valutare la possibilità di poter salvare alcuni esemplari, sulla situazione tra un paio di giorni gli esperti presenteranno una loro relazione. Il passo successivo sarà l’installazione di fototrappole per monitorare la fauna da tutelare, quindi al momento nessun taglio. Nel frattempo i giovani del collettivo che protestano sugli alberi restano all’interno del bosco, sulle piattaforme tra le fronde. Lo hanno ribadito anche durante il corteo nel pomeriggio di domenica che dagli alberi non hanno intenzione di scendere finchè non sarà rimesso in discussione il progetto Grow 29 con il polo scolastico, da fermare.
All’esterno gli attivisti al gazebo si alternano giorno e notte, dentro il bosco i giovani del collettivo. "La nostra posizione è chiara – ha ribadito ieri Filiberto Zago, portavoce del Comitato Salviamo gli alberi – e non ci stanchiamo di ripetere le nostre richieste al sindaco Andrea Cassani, stop al taglio fino a 15 ottobre per tutelare la fauna e stop al progetto del nuovo polo scolastico, sì alla riqualificazione delle scuole di quartiere che sarebbero invece dismesse, con pesanti disagi in futuro per le famiglie. Una posizione condivisa da oltre 8000 cittadini che hanno firmato fino a questo momento la nostra petizione e dalle centinaia di persone che nel pomeriggio di domenica hanno accolto il nostro appello per salvare il bosco partecipando alla manifestazione". La mobilitazione continua, giorno e notte, dentro e fuori dal bosco. R.F.