
L’ospedale da salvare Sant’Antonio Abate: superate le 5mila firme per farne un’eccellenza
di Rosella Formenti
Primo traguardo raggiunto e superato: oltre 5mila le firme raccolte a sostegno della petizione avviata dalla lista civica Obiettivo Comune Gallarate con il consigliere comunale Massimo Gnocchi in difesa del Sant’Antonio Abate a rischio smantellamento, accompagnata dalla richiesta di rivedere il progetto di “ospedale unico“ di Busto-Gallarate trasformandolo in “ospedale nuovo“ da far nascere come polo d’eccellenza a supporto dei servizi sanitari e ospedalieri esistenti.
"La risposta della gente è chiara – commenta Gnocchi – e vogliamo farla arrivare in Regione per difendere il nosocomio cittadino, riferimento fondamentale per il territorio, e chiedere di rivedere il progetto dell’ospedale unico".
Un polo unico, anche se d’eccellenza ma con meno posti letto rispetto a quelli disponibili tra Gallarate e Busto, secondo il consigliere gallaratese non risolve il problema della sanità pubblica, semmai lo complica.
Quindi si va avanti, per far sentire la voce del territorio e dei tanti cittadini che firmando la petizione hanno voluto confermare quanto sia importante avere un ospedale in città. All’iniziativa hanno aderito i rappresentanti del centrosinistra gallaratese, il circolo Acli, diverse associazioni e il Comitato per il diritto alla salute del Varesotto. Tutte realtà che di recente si sono riunite su invito del circolo Acli Achille Grandi di Gallarate e del Comitato per il diritto alla salute del Varesotto per avviare un percorso comune in difesa del diritto alla salute e alla cura.
La prossima iniziativa sarà sabato dalle 10 alle 12 in largo Camussi a Gallarate, "In difesa del diritto alla salute e degli ospedali esistenti" (Gallarate, Busto Arsizio, Saronno e Somma Lombardo). Sarà possibile anche in questa occasione firmare la petizione a sostegno dell’ospedale di Gallarate.