Locali occupati da bande nei condomini dell’Aler: "Vogliamo un cancello"

Gli operatori dell'Aler hanno sigillato un locale riunioni a Sedriano a causa del disturbo causato da un gruppo di giovani che lo occupavano. Nonostante l'intervento, i residenti sono preoccupati perché il cancello rimane aperto, consentendo ai ragazzi di continuare ad entrare. Chiedono un'ulteriore soluzione da parte di Aler per ripristinare la tranquillità nella zona.

Gli operatori dell’Aler sono intervenuti e hanno messo i sigilli al locale riunioni del complesso di via Fagnani a Sedriano. I residenti non ne potevano più del fracasso che continuava regolarmente fino a notte fonda perché un gruppo di giovani avevano occupato quel locale facendo quello che volevano. Tra musica a tutto volume, consumo di stupefacenti e alcol, la situazione continuava dall’inizio di dicembre. Quando con il freddo intenso avevano lasciato i portici, sempre del complesso Aler di via Fagnani, per dirigersi verso quel locale inutilizzato. Tante le denunce arrivate ad Aler che è intervenuta in maniera decisa. Gli operatori hanno piombato il locale occupato in modo da impedire eventuali ingressi. Lo hanno chiuso solo dopo averlo ripulito dalla sporcizia che hanno lasciato all’interno poiché era stato lasciato in condizioni terribili. Tra bottigliette di birra, mozziconi, avanzi di cibo e segni visibili del consumo di droghe. Ma quell’intervento, di fatto, non è stato sufficiente.

Il problema, e viene sottolineato dagli stessi residenti, è il cancello che rimane perennemente aperto e che permette il transito continuo senza che nessuno possa farci niente. I ragazzi che occupavano il locale riunioni erano tutti provenienti da fuori Sedriano, soprattutto dai comuni vicini, da Corbetta, Cornaredo, Magenta. "Vero che il locale è stato sigillato – commenta un residente – ma è altrettanto vero che quei ragazzi potranno continuare ad entrare. Tra alcune settimane, probabilmente, non sarà più così freddo e rimarranno sotto i portici o in auto a fare i loro comodi". I residenti chiedono ad Aler un passo ulteriore per risolvere definitivamente la situazione, anche se un cancello elettrico ha un costo notevole e non è certo la soluzione preferita da Aler. "Vorremmo tanto che questi palazzi tornino ad essere una zona tranquilla come lo erano diversi anni fa. Oggi abbiamo paura a vivere a casa nostra". G.M.