Il fatiscente edificio di via Dante a Cerro Maggiore continua a rappresentare una ferita aperta per la cittadina. Nonostante lo sgombero avvenuto nel 2022 sotto l’amministrazione del sindaco Nuccia Berra, il problema del decoro pubblico persiste. I residenti del condominio adiacente segnalano intrusioni nonostante i blocchi di cemento all’ingresso. Le conseguenze? Un aumento dei rifiuti nel cortile, gettati dalle finestre dagli intrusi, e un’invasione di topi nelle zone circostanti.
"Un problema come quello non può essere risolto in due anni – spiega l’assessore Alessandro Provini – inoltre stiamo parlando di proprietà privata e il comune non può sistemare le situazioni private con i soldi pubblici, altrimenti, esagerando, altri condomini potrebbero fare lo stesso pensando che può sempre intervenire il pubblico".
Nel 2022, lo sgombero aveva permesso di trovare nuove abitazioni per le famiglie allontanate, vista la pericolosità strutturale dell’edificio. Ma la questione resta complessa. "Stiamo continuando a lavorare senza proclami, come abbiamo fatto per arrivare alla situazione attuale – prosegue Provini – con lunghi procedimenti amministrativi, che spesso tutelano chi non dovrebbe essere tutelato, ma non ci fermiamo. Capiamo chi vive in quella situazione e ribadisco che cercheremo di migliorare ancora di più gli obiettivi sinora raggiunti, che non sono enormi, ma sono sicuramente un piccolo passo in avanti".
L’edificio abbandonato di via Dante 68 a Cerro Maggiore, è però di fatto frequentato da intrusi. Nonostante le entrate bloccate e l’assenza di utenze attive, i residenti del vicino condominio hanno denunciato nuove presenze, evidenziate dall’accumulo di rifiuti nel cortile e dai cattivi odori.CH