Legnano (Milano), 21 ottobre 2024 – Ci hanno provato anche questa volta, ma sono stati fermati dall’intervento delle forze dell’ordine che si aspettavano un nuovo scontro dopo gli episodi dello scorso anno: come ampiamente previsto da settimane, l’apertura del luna park di piazza Primo Maggio ha alzato nuovamente il livello d’allerta a proposito dei potenziali scontri tra bande di giovani, provenienti dai comuni del circondario. In particolare, era il possibile strascico della rissa scoppiata lo scorso anno proprio nella zona del Luna park a giustificare un piano di contenimento e intervento mirato che sabato scorso, in occasione della giornata inaugurale, è già stato messo alla prova.
Proprio nella sera di sabato 19 ottobre, quando erano circa le 21,20, è stato fermato sul nascere un possibile contatto tra gruppi avversi: quello proveniente dai comuni del circondario, compresi Busto Arsizio e Gallarate, e “quelli del Tosi”, inteso come Largo Tosi a Legnano. Poco dopo le 21, infatti, un gruppo molto numeroso, composto da una cinquantina di ragazzi, si è improvvisamente aggregato, quasi avesse risposto a un segnale, e si è mosso verso via San Vittore, il luogo appena al di fuori dei confini del Luna Park che lo scorso anno era stato al centro degli scontri. La mossa improvvisa è stata però subito notata dalle forze dell’ordine e sono stati i carabinieri, collocati proprio con una pattuglia a monitorare questa zona, a bloccare inizialmente il gruppo.
Fatta retromarcia, i ragazzi si sono trovati di fronte gli agenti di polizia, come aveva previsto il piano precedentemente predisposto. Qui i ragazzi sono stati controllati dagli agenti ed è emerso che numerosi soggetti, sottoposti a controllo, avevano preso parte ai disordini del 2023. Al di là delle attività potenziate, messe in campo dalle forze dell’ordine e coordinate dal commissariato di Legnano, emerge una statistica comunque preoccupante: dei circa settanta giovani, che sono stati controllati tra le giornate di sabato e domenica nella zona del Luna park o sulle direttrici che dalle fermate dell’autobus e dei treni portano poi alla stessa area, uno su cinque è risultato avere dei precedenti con segnalazione alle forze dell’ordine.