Ex bagni pubblici a Legnano, si parte: verso il museo dei bambini

La giunta pianifica un percorso partecipato per dare contenuto al progetto

La palazzina in via Pontida ha ospitato la sede della Croce rossa

La palazzina in via Pontida ha ospitato la sede della Croce rossa

Legnano - ​Sarà un atto di giunta previsto nei prossimi giorni a far compiere l’agognato passo avanti al Museo dei bambini, iniziativa annunciata a febbraio perché collegata a una richiesta di finanziamento ma che deve ancora trovare una forma compiuta. Ad annunciare il passo avanti è Ilaria Maffei, assessore alla Città inclusiva e Città dei bambini, in occasione della presentazione del festival “Il diritto di essere bambini“: "Nei prossimi giorni l’argomento approderà in giunta e sarà chiara quanto meno la direzione che abbiamo deciso di intraprendere per arrivare a dare una dimensione concreta al museo: di certo sarà un percorso partecipato – ha detto, rassicurando sui tempi –. Siamo in linea con il cronoprogramma comunicato a Città metropolitana per i fondi Pnrr destinati alla ristrutturazione della palazzina". Cronoprogramma che, per inciso, indica nel 2026 il termine per completare l’opera.

Il Museo dei bambini, che troverà spazio nella palazzina di via Pontida, già sede della Croce rossa, è stato finanziato con tre milioni ad aprile, dopo che il progetto era stato inserito dalla Città metropolitana nel Piano integrato Altomilanese per partecipare al bando finanziato con le risorse del Pnrr. Il progetto inizialmente stilato era volutamente generico e identificava solo i punti fondamentali del recupero, riqualificazione e trasformazione dei due edifici in stile liberty indicati dal piano delle regole come di valore storico identitario e vincolati, che trovano spazio in via Pontida.

L’intervento ha un valore complessivo di 3 milioni 670mila euro: poco più di 2 milioni 200mila per opere e, la parte restante, destinati ad allestimenti, arredi, installazioni e spese tecniche. Il Museo dei bambini, che qui troverà spazio, avrà il compito di restituire un ruolo e una dignità alle aree lungo il fiume Olona: ora, però, è arrivato il momento per iniziare a dare un volto concreto a quella che è solo un’etichetta appesa su un immobile con una storia interessante.

La struttura su cui si lavorerà ha origine all’inizio del secolo scorso: i bagni pubblici, che avevano anche una piscina alimentata dalle acque dell’Olona, furono costruiti nel 1903 su iniziativa privata, quando la mancanza di acqua e servizi igienici costituiva un problema in città. Ai bagni estivi fu accostata una palestra ginnica, poi ceduta in uso alla Società Ginnastica Legnanese. Nel 1975 il complesso fu dato in locazione alla Croce rossa e al Corpo bandistico.