Legnano, tutti contro Fratus: "Un comportamento indegno"

Le reazioni della politica dopo che il sindaco ai domiciliari ha ritirato le dimissioni

La protesta contro Fratus

La protesta contro Fratus

Legnano (Milano), 6 giungo 2019 - Ha ritirato le dimissioni da sindaco di Legnano, ma resta ai domiciliari dopo la decisione del Gip di Busto Arsizio, Gianbattista Fratus, arrestato nel maggio scorso con accuse per corruzione e turbativa d'asta, e una anche per corruzione elettorale. Lo ha dichiarato prima la Lega, partito con cui Fratus ha vinto le passate comunali, che gli ha confermato l'appoggio alla decisione e poi il suo avvocato difensore, Maira Cacucci. Sempre il legale ha confermato la decisione del giudice per le indagini preliminari di rigettare la sua istanza di revoca della misura cautelare, il che renderà il suo lavoro di primo cittadino piuttosto complesso.

Con lui sono stati arrestati il dimissionario vicesindaco Maurizio Cozzi, in carcere, e l'assessore Chiara Lazzarini, anche lei ai domiciliari. I tre, unitamente ad altri indagati, sono accusati di aver predisposto concorsi per posti dirigenziali in aziende a  partecipazione pubblica, perché venissero scelte persone a loro congeniali. Immediate le reazioni politiche. "Il leghista Fratus, dopo aver "truffato" le istituzioni giudiziarie - ha dichiarato la segretaria metropolitana del Pd, Silvia Roggiani - ritira le dimissioni temporanee e, pur agli arresti domiciliari, torna in carica come sindaco".

"Per evitare che il ricorso al Tar venisse accolto ha presentato delle dimissioni fittizie", continua Roggiani. "Un comportamento indegno e inqualificabile, l'epilogo peggiore per il segretario provinciale del Carroccio, già delegittimato dalla sua maggioranza e poi dalle accuse di corruzione da parte della magistratura". Poi Roggiani ha concluso: "Un politico incapace di ammettere il suo fallimento istituzionale, per non deludere il suo capo. Non i cittadini di Legnano, ma Matteo Salvini".

Mentre dal Movimento 5 Stelle è intervenuto il consigliere regionale Gregorio Mammì, che ha parlato di "un comportamento inaccettabile e assurdo, l'ennesima dimostrazione che la Lega tratta l'amministrazione pubblica senza alcun rispetto per i cittadini". "Le accuse a Fratus sono gravissime e non è tollerabile che l'ex sindaco si autoassolva e faccia finta che non sia successo nulla ritirando le dimissioni - continua Mammì -. Fratus avrebbe dovuto risparmiare a Legano la pena delle vicende giudiziarie. Non contento rifila al Comune la sceneggiata delle dimissioni false, uno schiaffo ai cittadini onesti. Oggi sulla sedia di primo cittadino non ha nessuna credibilità. Ci auguriamo che Salvini prenda sul serio il ruolo di ministro dell'Interno e faccia, per una volta, l'interesse dei cittadini commissariando il comune di Legnano che merita un'amministrazione al di sopra di ogni sospetto".