REDAZIONE LEGNANO

Le rsa fanno paura, e i posti liberi restano vacanti

All’Albergo del Nonno come in altre strutture simili i letti non occupati hanno comunque un costo

Anche se ormai da diversi mesi non muore per Covid più nessun ospite nelle Rsa, dove tutti gli anziani presenti sono stati vaccinati al pari del personale sanitario e di assistenza, sono molti gli anziani, e le loro famiglie, che decidono di rimanere a casa nonostante in queste strutture ci siano dei posti vuoti. Finalmente disponibili.

Lo testimonia il caso dell’Albergo del Nonno, struttura di proprietà del comune di Parabiago, dove quasi nessuno degli 85 anziani residenti in lista di attesa, che in questi ultimi anni avevano fatto richiesta di essere ammessi, ha accolto la disponibilità annunciata dal Comune per il loro ricovero in Rsa. Lo hanno fatto soprattutto quelli le cui condizioni fisiche e sanitarie sono più compromesse. "Con le poche adesioni raccolte siamo riusciti ad oggi ad occupare 60 posti letto, a fronte di una disponibilità di 64 posti", ha spiegato al consiglio l’assessore Luca Ferrario. "Mantenere dei posti vuoti ha un costo notevole sul bilancio della struttura. Pertanto, per poter nuovamente riempire tutta la Rsa, abbiamo pensato di modificare il regolamento permettendo anche ai non residenti di poter ambire al ricovero in questa casa di riposo". È stato anche tolto il limite dell’età (prima era di 65 anni). Adesso possono chiedere di essere ammessi tutti i "soggetti con patologie di tipo geriatrico".

Quella di Parabiago è una Rsa collocata nelle fasce più basse per quanto riguarda i costi. Qui la retta ha un costo di 63 euro al giorno (contro una media di 70 euro). Per gli ospiti non residenti la retta sarà maggiorata. "Non abbiamo ancora definito esattamente quando verrà chiesto loro, ma certamente pagheranno di più", ha chiarito Ferrario. Nel corso del dibattito il consigliere Giorgio Nebuloni del Pd ha sottolineato come in futuro si dovranno pensare altre forme di assistenza, soprattutto per gli anziani ancora in grado di gestire la loro quotidianità, che siano meno gravose dal punto di vista economico, per loro ma anche per l’amministrazione pubblica, a partite dagli alloggi protetti.

Giovanni Chiodini