Le nuove occupazioni abusive spaccano il Consiglio comunale

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Incapaci di trovare un punto d’accordo, pronti a scannarsi sui particolari anche quando un compromesso utile per mediare le posizioni su temi, comunque potenzialmente condivisibili, pare essere ormai raggiunto: maggioranza di governo e opposizione in Consiglio comunale sembrano avere ormai scelto questo atteggiamento come stile di lavoro e anche nell’ultimo Consiglio, quando si è trattato di discutere di sicurezza in città e di alcune situazioni specifiche, questo è stato il canovaccio seguito. La mozione in questione, presentata dalla Lista Toia addirittura a novembre, successiva a una interrogazione dello stesso gruppo consigliare, aveva come oggetto la situazione nell’area di via Gabinella occupata abusivamente.

Allora, pochi giorni dopo la richiesta, c’era stato un intervento della polizia locale che sembrava aver risolto il problema ed erano stati murati gli ingressi: a inizio gennaio, però, la fabbrica è stata di nuovo occupata, così da tornare al punto di partenza e facendo tornare d’attualità la mozione che chiedeva lo sgombero. Strada facendo, a polemiche ormai avviate, è stata inoltre anche la consigliera comunale della Lega, Daniela Laffusa, a tornare anche sull’immobile che in passato ha ospitato il liceo classico, in via Verri, e che, già in passato occupato e poi sgomberato, risulta sia stato di nuovo violato.

Chiarito in qualche modo che lo sgombero richiesto con la mozione non toccherebbe al Comune, la quadra sembrava infine trovata emendando "provvedere allo sgombero" con "promuovere in ogni sede e forma di legge lo sgombero urgente" (emendamento accettato dai proponenti), così da rimuovere quello che in quel momento pareva essere l’unico ostacolo. Cinque minuti di sospensione e al ritorno in aula ecco l’ennesima proposta da parte del Pd di rimandare tutto alla seduta successiva, così da cambiare anche le premesse alla mozione. Quanto basta per tornare in un battibaleno a inizio corsa, riaccendendo la rissa verbale, gli insulti reciproci e vanificando ogni possibilità di accordo.

P.G.