L’aggressione in un discopub e un bar bruciato

153 indagati, 11 arrestati, tra cui Dario e Francesco Nicastro e Rosario Bonvissuto, legati alla cosca gelese dei Rinzivillo. Contestati episodi di minacce e aggressioni a Busto Arsizio, un locale intestato a prestanome chiuso per rissa e spaccio e poi bruciato. Dda indaga su un sistema mafioso lombardo.

Compare anche Busto Arsizio nell’indagine "Hydra" della Dda di Milano che ha riguardato un contesto criminale, operante prevalentemente tra Milano, Varese e province, costituito da soggetti legati alle tre diverse organizzazioni mafiose, Cosa nostra, ‘ndrangheta e camorra, una sorta di nuova alleanza tra clan per fare affari. Secondo le indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Milano e di Varese, i vertici delle tre componenti mafiose operavano sullo stesso livello, contribuendo alla realizzazione di un vero e proprio "sistema mafioso lombardo". 153 sono gli indagati, 11 gli arrestati, tra di loro Dario e Francesco Nicastro, e Rosario Bonvissuto, nomi noti, legati alla cosca gelese dei Rinzivillo. Tra gli episodi a loro contestati l’aggressione al titolare di un disco pub a Busto Arsizio perché aveva consigliato al figlio di Nicastro di cambiare bar, dato che in passato si era reso protagonista di una rissa nel locale. Il genitore non gradì quel "consiglio" e con Bonvissuto si presentò al titolare, minacciando anche di bruciare il bar se avesse parlato. Nell’ordinanza si riferisce anche di un altro locale, a Busto Arsizio, dei Nicastro, secondo la Dda intestato a prestanome, poi chiuso per rissa e spaccio, infine bruciato. R.F.