GRAZIANO MASPERI
Cronaca

La scuola di volontariato. Abitudini alimentari e privacy: "Così aiutiamo i bisognosi"

Magenta, l’associazione San Vincenzo ha coinvolto gli alunni di quarta e quinta elementare. Hanno assistito alla preparazione di un cesto solidale: attenzione a età e religione.

È la prima volta che la San Vincenzo San Martino di Magenta apre ai giovani, anzi ai giovanissimi. Alle ragazze di quinta elementare che hanno svolto una mattinata di formazione nella sede operativa di via Santa Crescenzia per vedere come si prepara un pacco da consegnare alle famiglie che si trovano in difficoltà. La San Vincenzo San Martino da anni opera in città proprio con l’obiettivo principale di aiutare chi sta vivendo un momento di crisi. Ma cosa c’è dietro questa attività meritevole? Ci sono donne, soprattutto, impegnate in una rete della carità che comprende anche altre realtà e che insieme vogliono raggiungere degli obiettivi. Ieri mattina c’erano Chiara, Clara, Caterina, il piccolo Edoardo. "Insieme abbiamo preparato il pacco alimentare per tre famiglie – spiega Gabriella Cellamare della San Vincenzo San Martino – una italiana, una peruviana e una egiziana. Tre pacchi differenti perché in una ci sono bimbi piccoli, in un’altra più grandi. E poi c’è una famiglia di religione diversa che ha delle abitudini differenti, delle quali dobbiamo tenere conto nel momento in cui prepariamo il loro pacco". Aspetti importanti che la San Vincenzo intende cominciare a comunicare ai ragazzi, fin da piccoli. "Abbiamo spiegato loro che quando una famiglia si rivolge a noi è importante mantenere il segreto – continua Cellamare – Nessuno deve sapere che si è rivolta a noi, non dobbiamo dire nulla di loro. Dobbiamo aiutarli e basta". L’idea di cominciare a coinvolgere i giovanissimi è nata quasi per caso. "Durante un incontro al catechismo, spiegando cosa facciamo noi volontarie – aggiunge Cellamare – si sono mostrati interessati e hanno chiesto loro stessi se potevano venire da noi a preparare i pacchi per le famiglie".

Il compito della San Vincenzo non si esaurisce nella preparazione dei pacchi, ma continua con un contatto costante con le famiglie in difficoltà. A seconda dei bisogni e delle necessità vengono seguite periodicamente nella vita quotidiana. Anche recandosi presso l’abitazione degli interessati. "Probabilmente ripeteremo questa esperienza con altre classi – conclude – cercando di coinvolgere quanti più bambini possibile e trasmettendo loro i valori della solidarietà e dell’aiuto verso il prossimo".