Un extra-costo di 6 miliardi. Di questi 1,5 graveranno sulle casse delle piccole e medie imprese della Lombardia. Il calcolo è dell’Ufficio Studio della Cgia, che ha stimato l’impatto dell’inflazione sul Trattamento di fine rapporto (Tfr), la parte di retribuzione che ogni mese la maggior parte dei lavoratori sceglie di accantonare lasciandola in azienda. L’analisi riguarda l’impatto sui bilanci delle attività con meno di 50 dipendenti. Ogni anno il Tfr viene rivalutato secondo quanto prevede la legge: +1,5% a cui si aggiunge il 75% della variazione dell’inflazione a dicembre rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Lo studio dell’Associazione artigiani e piccole imprese di Mestre ha considerato due variabili per definire la rivalutazione: l’anzianità di servizio che determina il valore del Tfr e il tasso di inflazione di dicembre 2022, +11% rispetto allo stesso mese del 2021. Per ogni lavoratore che milita da 5 anni in un’impresa con meno di 50 dipendenti il Tfr peserà 593 euro in più nel bilancio 2023 dell’azienda rispetto alla rivalutazione media dall’assunzione al 2020. Con un’anzianità di servizio di 10 anni, l’incremento sarà di 1.375 euro, con 15 di 2.003 euro. Per chi timbra da 20 anni lo stesso cartellino, l’extra-costo raggiungerà 2.594 euro. In Lombardia, l’effetto extra-costo sui bilanci si avvertirà nelle province dove si concentrano più imprese con meno di 50 addetti: Pavia (64,1%), Varese (62,9%) e Sondrio (62,7%) ma tutte, ad eccezione di Milano, superano il 50%.
"La rivalutazione del Tfr è un atto dovuto, sono soldi dei lavoratori – sottolinea Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Lombardia, federazione che conta oltre 95mila imprese –. Lasciarlo in azienda è un atto di fiducia. Di certo questo extra-costo preoccupa le aziende per il momento difficile che stanno vivendo: l’inflazione, il rialzo del tassi che rendono difficile il ricorso al credito e anche la ricerca di profili adeguati sul mercato. Manca manodopera: paghiamo la carenza di nascite in una fase in cui avremmo bisogno di giovani preparati, in grado di abbracciare la sfida dell’intelligenza artificiale che la ricerca ci ha messo sul tavolo".