Incertezza e flessione sono le due parole che sintetizzano lo stato attuale dell’impresa a Varese. Dai risultati dell’ultima indagine congiunturale realizzata dal Centro studi di Confindustria Varese relativa al terzo trimestre 2023 emerge infatti un diffuso rallentamento nei livelli produttivi, più intenso del previsto e solo in parte riferito alle dinamiche tipiche della pausa estiva. Nonostante il lento calo dell’inflazione gli indicatori di produzione e ordinativi sono impattati dal progressivo irrigidirsi delle condizioni di finanziamento per le imprese, dal continuo aumento del costo del denaro e dal rallentamento della domanda interna ed estera, soprattutto di paesi partner come la Germania. I dati diffusi dall’associazione di categoria guidata dal presidente Roberto Grassi segnalano un calo nella produzione per il 52,4% delle imprese interpellate, mentre per il 43,5% delle aziende c’è una situazione di stabilità e solo il 4,1% registra un incremento. A livello settoriale il tono di flessione congiunturale è trasversale, tranne che per il metalmeccanico. Il grado di utilizzo degli impianti in media è stato pari al 73,7%. Le previsioni sulla produzione per il quarto trimestre 2023 sono orientate ad una stabilizzazione dei livelli produttivi: il saldo delle risposte è leggermente positivo (pari a +1,4 punti percentuali), a causa di una maggioranza di imprese che si aspettano stabilità o aumento dei livelli produttivi (rispettivamente 51,8% e 24,8%). La dinamica del portafoglio ordini prosegue sul trend di incertezza dei trimestri precedenti: il 40,9% delle imprese ha segnalato una riduzione degli ordinativi totali alla fine del terzo trimestre 2023, il 25% una loro stabilità e il 34,1% un loro incremento.
Il saldo delle risposte riferito agli ordinativi esteri è pari invece a -16,8 punti percentuali, con una maggiore esposizione di alcuni settori al calo della domanda estera. Per quanto riguarda il mercato del lavoro nel terzo trimestre 2023 a livello provinciale sono state autorizzate oltre 1 milione e mezzo di ore di cassa integrazione guadagni ordinaria, in aumento rispetto al terzo trimestre 2022 (+20,8%), ma in riduzione rispetto al secondo trimestre 2023 (-25%).