LORENZO CRESPI
Cronaca

La manovra nel mirino. I sindacati in piazza

Il corteo di Cigl e Uil raggiungerà Villa Recalcati per l’incontro col prefetto . Una mobilitazione in contemporanea con lo sciopero generale del settore privato.

La manovra nel mirino. I sindacati in piazza

La manovra nel mirino. I sindacati in piazza

Contro la manovra del Governo Meloni scenderanno in piazza a Varese venerdì 24 novembre Cgil e Uil. Il corteo partirà alle 9 da piazza Repubblica e raggiungerà Villa Recalcati, dove i sindacati incontreranno il prefetto. La mobilitazione si svolgerà in contemporanea con lo sciopero generale di 8 ore che coinvolgerà il settore privato, cioè industria e servizi, dopo quello di venerdì 17 che aveva invece riguardato trasporti, scuole, sanità e pubblico impiego. Per il terzo anno di fila a scendere in piazza saranno Cgil e Uil, ma non la Cisl. "Sono rivendicazioni che unitariamente abbiamo deciso come Cgil, Cisl e Uil - commenta la segretaria generale della Cgil di Varese Stefania Filetti - la scelta di entrare in sciopero è solo nostra e della Uil perché per noi è finito il momento delle domande e delle risposte: bisogna iniziare a picchiare un pugno sul tavolo e lo facciamo con questo sciopero". Quindi le motivazioni alla base della protesta. "Con questo Governo abbiamo avuto numerosi incontri, ma non è arrivata neanche una risposta che cambia le condizioni delle persone che rappresentiamo, anzi se guardiamo le pensioni va proprio a peggiorarle". La situazione del lavoro a livello nazionale non è rosea, con il numero di ore di lavoro che diminuisce e la cassa integrazione in aumento. "È il momento più di altri di investire nello sviluppo, in politiche industriali, in buona occupazione, sui rinnovi dei contratti nazionali e per avere salari più dignitosi", continua Filetti. Altri temi affrontati il lavoro femminile: "Il Governo peggiora “Opzione donna” con un anno in più per andare in pensione" e la sicurezza sul lavoro: "Ci vuole una scelta politica precisa e cioè bisogna assumere gli ispettori, pagarli (e anche bene) e fare in modo che vadano nelle imprese a fare i controlli". Fabio Dell’Angelo, segretario generale Uilm Alta Lombardia, parla di una legge di bilancio "che non ha colto quelle che erano le nostre richieste su politiche industriali, fisco, pensioni, precarietà, sanità, salute e sicurezza sul lavoro".

Quindi l’invito al Governo: "Per recuperare risorse serve l’imposta sugli extraprofitti: bisogna far sì che chi è rimasto indietro possa vivere un’esistenza dignitosa".