PAOLO GIROTTI
Cronaca

Legnano, folle inseguimento in auto: arrestato un 34enne

Il 34enne, con patente già revocata, era alla guida dell'auto con a bordo altri due soggetti che hanno fatto perdere le loro tracce

Una Volante della Polizia di Stato

Una Volante della Polizia di Stato

Legnano (Milano), 5 marzo 2024 – Non appena ha visto la volante della Polizia invece di fermarsi all’alt ha pigiato sull’acceleratore dandosi alla fuga per le vie della città, fortunatamente poco trafficate a quell’ora: al termine di un inseguimento durato una decina di minuti, gli agenti della Polizia di Stato hanno infine bloccato e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale il cittadino italiano di 34 anni che era alla guida, denunciato poi anche per i reati di possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso, guida con patente revocata e, infine, segnalato al Prefetto per uso personale di stupefacenti. L’episodio ha avuto come teatro in prima battuta via per Castellanza, dove intorno alle 2 di notte gli agenti, impegnati nel quotidiano servizio di prevenzione e controllo del territorio, hanno intercettato una vettura precedentemente individuata come sospetta con a bordo tre soggetti. Dinanzi all'intimazione dell’alt degli agenti per poter procedere poi ai dovuti controlli, il conducente ha invece pensato bene di accelerare la marcia nel tentativo di depistare i poliziotti. Gli agenti, quindi, hanno dato il via a un inseguimento durato circa dieci minuti lungo numerose vie cittadine, fino quando i soggetti non hanno interrotto la loro corsa in via Manzoni. Durante la fuga i tre hanno anche gettato una busta che presumibilmente conteneva sostanze stupefacenti ma che non è stata ritrovata. Al termine dell'inseguimento, i poliziotti hanno fermato il conducente e gli hanno sequestrato una dose di cocaina e una cesoia da giardino di 45 centimetri. I due passeggeri, invece, sono riusciti a far perdere le tracce: uno di questi, un tunisino di 25 anni già noto agli agenti del Commissariato, è stato comunque indagato in stato di irreperibilità per il reato di resistenza in concorso. Al 34enne che era alla guida dell’auto, giudicato per direttissima, è stata applicata la misura cautelare dell'obbligo di firma.