
L'incidente in cui sono morti Pietro Cozzi e Marisa Agliati (in alto)
Vergiate (Varese) – Incidente mortale ieri nel pomeriggio a Vergiate, sulla diramazione autostradale della A26 Genova–Gravellona Toce in direzione della A8, verso Gallarate, tra le uscite di Sesto Calende e Besnate: a perdere la vita marito e moglie legnanesi, Pietro Cozzi di 88 anni e la moglie Marisa Agliati, 84enne. Stavano rientrando a Legnano dopo un soggiorno in Valsesia.
Sul posto appena lanciata la richiesta di intervento, intorno alle 16, i soccorsi, gli operatori sanitari, con ambulanze e auto medica, arrivati da Gallarate e da Angera, in volo anche l’ elisoccorso, i vigili del fuoco e gli agenti della Polstrada. Ancora da chiarire le cause dell’incidente nel quale è stata coinvolta una sola vettura, quella su cui viaggiavano le due vittime che non hanno avuto scampo dopo l’impatto violento sull’asfalto. Secondo una prima ricostruzione il conducente per motivi ancora da accertare – non è da escludere un malore – avrebbe perso il controllo della macchina che si è ribaltata invadendo la carreggiata. All’interno, tra le lamiere deformate dal ribaltamento, sono rimasti incastrati i due anziani che i vigili del fuoco hanno estratto dall’abitacolo, per loro purtroppo non c’era più nulla da fare, morti entrambi.
Il tratto interessato dall’incidente è stato chiuso. Pesante l’impatto sulla circolazione: code si sono formate verso Milano e in direzione della Genova-Gravellona. Gli automobilisti hanno dovuto inoltre percorrere tragitti alternativi sia in direzione di Milano sia di Gravellona. Nel mese di marzo di quest’anno, in un altro incidente mortale avvenuto sulla A8 all’altezza dello svincolo con la A9, nel Comune di Origgio avevano perso la vita due coniugi, 64 anni la moglie, 67 il marito.
A Legnano Pietro Cozzi era un personaggio conosciuto praticamente da tutti a Legnano per il suo impegno su numerosi fronti, da quello imprenditoriale, strettamente collegato alla storica concessionaria Alfa Romeo e poi alla nascita del museo Fratelli Cozzi, a quello filantropico: l’età non aveva in nessun modo scalfito il suo entusiasmo e la sua inesauribile energia tanto che solo pochi mesi fa aveva lasciato uno dei suoi ultimi incarichi, la presidenza della Fondazione Famiglia Legnanese.
“Ho potuto apprezzare la sua instancabile capacità di proporre iniziative sempre nuove a favore della nostra comunità e con un occhio di riguardo per i giovani – è il ricordo commosso del sindaco Lorenzo Radice – assieme al suo ottimismo, la battuta sempre pronta, la capacità di conquistare gli interlocutori con un sorriso Con la sua scomparsa Legnano perde una persona di grande valore che alla comunità locale ha dato tanto come imprenditore, filantropo e benefattore. Ai figli Elisabetta e Roberto va tutta la mia vicinanza".
(ha collaborato Paolo Girotti)