In duecento a Corbetta per la Marcia della pace. Ma i politici locali la snobbano

Dopo il corteo la messa celebrata dal parroco don Giuseppe Galbusera

In duecento a Corbetta per la Marcia della pace. Ma i politici locali la snobbano

In duecento a Corbetta per la Marcia della pace. Ma i politici locali la snobbano

Poco meno di 200 persone si sono radunate ieri a Corbetta per la tradizionale marcia della pace, promossa per il ventitreesimo anno consecutivo dal Comitato Pace del Magentino. La marcia si è snodata tra i parchi, le piazze e le vie della cittadina arrivando a concludersi sul sagrato della chiesa parrocchiale, a cui poi seguita la messa per la pace celebrata dal parroco don Giuseppe Galbusera. Come ogni anno i passi di questa marcia sono cadenzati sul testo che il papa scrive in occasione della Giornata mondiale per la pace. Quest’anno papa Francesco ha sottolineato uno dei temi di attualità, quello dell’intelligenza artificiale. I passi più fondamentali di questa lettera sono stati letti in occasione delle varie soste, dove sono anche state proposte delle animazioni per rendere ancora più espliciti i messaggi trasmessi. Il papa, sollecitando un dialogo aperto sul significato di queste nuove tecnologie, dotate di potenzialità dirompenti e di effetti ambivalenti, nella sua lettera ha richiamato "la necessità di vigilare e di operare affinché non attecchisca una logica di violenza e di discriminazione nel produrre e nell’usare tali dispositivi, a spese dei più fragili e degli esclusi: ingiustizia e disuguaglianze alimentano conflitti e antagonismi". Resta comunque l’amara considerazione che a parlare e ad invocare la pace anche quest’anno sia stata una sola parte politica. "Anche questa volta - è l’amara considerazione di una organizzatrice - chi governa questa città resta indifferente al tema della pace. Mai un assessore o anche un semplice consigliere delegato ha partecipato a questo evento che è un inno alla condivisione di intenti, e di pace". Al termine della marcia ai partecipanti è stato distribuito l’ultimo "Quaderno per pensare" edito dall’Ecoistituto della Valle del Ticino dedicato alla pace, con l’eloquente titolo "Fermatevi". Riflessioni sui temi di attualità, dalla guerra in Palestina al commercio delle armi, che riprendono i contenuti del convegno su pace, ambiente e clima svoltosi lo scorso mese di giugno a Legnano. Giovanni Chiodini