SILVIA VIGNATI
Cronaca

Il traguardo del Galilei. Studenti a lezione di sport su misura per la disabilità

Monica Garagiola, direttore della Fondazione Don Gnocchi, illustra le giornate per far conoscere ai ragazzi del liceo scientifico sportivo il Centro multiservizi.

"Saranno i futuri preparatori atletici di domani, ma potranno diventare anche fisioterapisti. Da noi hanno appreso cosa significa uno sport veramente inclusivo". Monica Garagiola è il direttore della Fondazione Don Gnocchi. Commenta così le tre giornate di marzo, nelle quali le classi quarta e quinta del Liceo scientifico sportivo "Galileo Galilei" di Legnano hanno conosciuto il Centro multiservizi di via Ferraris. Giornate formative per capire cosa significa "fragilità" e per approfondire tecniche e metodi che gli studenti potrebbero mettere in atto nel lavoro che andranno a svolgere terminati gli studi. "Il primo incontro - racconta la dottoressa Garagiola - si è svolto al Liceo, alla presenza di Antonio Spinelli, referente delle attività sportive e ricreative della "Don Gnocchi" e Floriana Casiraghi, educatrice professionale del Centro di Legnano. Gli interventi si sono incentrati sul valore educativo dello sport, a partire dalle attività che si svolgono in Fondazione. In accordo con le docenti di educazione fisica e le coordinatrici del Centro, Veronica Arrigoni e Federica Ciancia, sono state poi organizzate tre giornate durante le quali gli studenti hanno avuto la possibilità di sperimentarsi nella promozione di attività sportive inclusive dedicate alle persone con disabilità, nella cornice naturale del Parco Ila che ci ospita". Era la prima volta che gli studenti liceali sperimentavano "sul campo" lo sport a 360°.

"Per noi - riprende il direttore - è stata un’ottima occasione anche per seminare inclusione, per gettare le fondamenta di una cultura sempre più improntata a progettare e vivere esperienze insieme, valorizzando il contributo che ciascuno può dare. È stato molto bello vedere gli studenti rapportarsi con la disabilità, senza paura e imbarazzi. Le attività proposte sono state il calcio, i percorsi ad ostacoli, il sitting volley, i giochi di mira e baskin, il tutto riadattato in base alle esigenze delle persone coinvolte. Gli operatori presenti, educatori e operatori sociosanitari, hanno portato la propria esperienza professionale per trasmettere l’importanza che lo sport, ma soprattutto le relazioni positive e lo scambio con il mondo esterno, hanno sulle persone con disabilità". Antonio Spinelli è entusiasta dell’esperienza: "Liceo Galilei, docenti, alunni, operatori del Centro: un grande lavoro collettivo".