Il maestro Ramin Bahrami "Sarà cittadino onorario"

Dopo anni d’attesa e di richieste Busto Arsizio “adotta“ il pianista iraniano che sarà di nuovo il protagonista della rassegna concertistica Ba Classica

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di Rosella Formenti

Ha partecipato fin dalla prima edizione, nel 2018, a Ba Classica, il festival organizzato dall’associazione musicale “G. Rossini“ in collaborazione con l’amministrazione comunale. Il primo marzo Ramin Bahrami, di origine iraniana, pianista tra i più grandi interpreti contemporanei di Bach, aprirà la sesta edizione dell’importante rassegna musicale che porterà in città artisti di assoluto prestigio internazionale, affiancati da nuovi giovani talenti. Ieri la presentazione del programma del festival, durante la quale il sindaco Emanuele Antonelli ha annunciato che il maestro Ramin Bahrami diventerà "cittadino onorario" di Busto Arsizio: la cerimonia è prevista il 28 febbraio alle 21 in apertura del consiglio comunale. Il riconoscimento premia l’artista di origine iraniana per l’attività di promozione della cultura e della musica soprattutto fra i più giovani e anche il suo impegno per la sensibilizzazione sulla difficile situazione del popolo iraniano. Dunque l’appuntamento con il maestro Bahrami è il primo marzo alle 21 al Teatro Sociale Delia Cajelli, interpreterà le "Variazioni Goldberg" di Bach, il concerto, grazie alla collaborazione con Sea, sarà trasmesso in diretta streaming all’aeroporto di Malpensa sul megaschermo della Soglia Magica. Sarà come ogni concerto di Bahrami, che da bambino durante il regime khomeinista fu costretto con la famiglia a lasciare l’Iran trovando la salvezza in Europa , un momento particolarmente carico di emozioni ma ancora più significativo per la città che abbraccerà, riconoscente per l’arte e per l’impegno nel dialogo tra culture, il maestro "cittadino onorario" di Busto Arsizio. Ieri Bahrami ha commentato l’annuncio, "sono felice finalmente di diventare bustocco a tutti gli effetti, amo la vostra gente, il vostro cibo e ho tanti amici a Busto. In questo momento dobbiamo essere uniti più che mai, abbiamo bisogno di riempirci di bellezza e di pace, in un mondo che invece sta perdendo la capacità di dialogo,viva il bello, viva la libertà e viva Busto". Per il maestro Bahrami, ricorda Paola Colombo, coordinatrice didattica dell’Associazione Musicale Rossini, è molto importante l’incontro con i giovani ai quali, partendo dalla sua esperienza personale, costretto bambino a fuggire con la famiglia dall’Iran, trasmette "il valore della musica, ponte di dialogo che non conosce barriere, linguaggio di pace". Ricorda la coordinatrice della Rossini "già alla prima edizione del festival nel 2018 Bahrami volle incontrare i ragazzi della nostra scuola, quest’anno il 2 marzo il suo concerto sarà per gli studenti maturandi delle scuole cittadine".