Il giorno dell’addio al vecchio cedro dell’Himalaya

A Legnano è stato rimosso un cedro dell'Himalaya alto venti metri a causa di una malattia radicale. L'albero costituiva un pericolo per i pedoni e è stato rimosso con interventi mirati.

Il giorno dell’addio al vecchio cedro dell’Himalaya

A Legnano è stato rimosso un cedro dell'Himalaya alto venti metri a causa di una malattia radicale. L'albero costituiva un pericolo per i pedoni e è stato rimosso con interventi mirati.

Addio cedro dell’Himalaya, che con i suoi venti metri di altezza ha plasmato il paesaggio urbano. Ieri nei giardinetti di corso Italia, dalla mattina al pomeriggio, si sono svolte le operazioni per la sua rimozione. Il Comune aveva emesso un’ordinanza: dalle 8.30 alle 17, in corso Italia fronte palo luce n 10257, era stato istituito il divieto di sosta (con la rimozione forzata dei veicoli) e il restringimento della carreggiata nelle aree interessate dalle lavorazioni. La circolazione era a senso unico alternato, regolato da movieri. Monitorato da oltre un anno, il cedro non solo era giunto a fine vita ma costituiva anche un pericolo per l’incolumità dei pedoni. Resistita al periodo di siccità che, nel 2022, aveva messo in ginocchio altre specie, la pianta ha contratto una malattia denominata "marciume radicale fibroso", causata da funghi (il più comune patogeno è l’Armillaria), che attaccano e colonizzano l’apparato delle radici, per poi salire, in direzione del colletto e del fusto. "C’è da ipotizzare che la pianta fosse già debilitata, considerando il fatto che questi funghi, di norma, presentano un comportamento saprofitario: si nutrono, cioè, di organismi morti o, in generale, di sostanze organiche in decomposizione e diventano parassiti, soprattutto su piante già indebolite nelle loro difese naturali - osserva Paolo Lippi, agronomo della business unit Manutenzione verde pubblico di AMGA Legnano - Uno dei sintomi tipici di questa malattia è il distacco corticale alla base del fusto, cosa che risulta evidente anche in questo esemplare". L’intervento è stato effettuato con una piattaforma aerea e, successivamente, con un autocarro dotato di ragno per la rimozione dei rami di risulta.