PAOLO GIROTTI
Cronaca

Il gioiello di San Magno . Lo storico organo in restauro: "Tornerà a emozionare"

Legnano, gli interventi grazie anche al contributo economico di un privato

Legnano, gli interventi grazie anche al contributo economico di un privato

Legnano, gli interventi grazie anche al contributo economico di un privato

Ci sono voluti i fondi dell’8 per mille riservati dalla Cei, la Conferenza episcopale italiana, ai beni artistici e l’impegno economico di un operatore commerciale del centro cittadino che ha voluto celebrare in questo modo il suo 150esimo anniversario, ma a giochi fatti l’organo della basilica di San Magno costruito nel 1542 dalla famiglia Antegnati e ora restaurato tornerà presto a far sentire la sua voce. I lavori sono già iniziati e in queste settimane è in corso il restauro della cantoria, la cassa in legno di noce, opera del pittore Gersam Turri, che ospiterà l’organo. È situata in contro-facciata sopra l’ingresso principale della chiesa e l’intervento, affidato alla ditta Casati Restauri, durerà circa un mese.

"Cominceremo con saggi di pulitura della superficie pittorica per individuare quali siano i solventi più adatti per rimuovere lo sporco accumulato negli anni – spiegano i fratelli Casati, responsabili del cantiere- . Una volta completata la pulizia, interverremo sulle parti mancanti della decorazione: alcune applicazioni sono state rimosse nel tempo e una decoratrice si occuperà di ripristinarle. Durante le operazioni ricollocheremo anche elementi che si sono staccati negli anni per traumi meccanici o per la perdita di adesione della colla, andremo poi a ristrutturare la parte più nascosta, quella della struttura".

A sostenere economicamente l’intervento ha pensato la gioielleria Sironi, che ha pensato così a rafforzare il legame con la Città di Legnano dove è presente dal 1875. "Per i nostri 150 anni abbiamo sposato l’idea di papà Alessandro di ridare nuova vita all’organo dell’Antegnati, muto da decenni - ha detto a proposito del restauro Gianmarco Sironi, titolare della gioielleria che ha sostenuto l’operazione - Il restauro dell’organo è per noi un modo per ringraziare Legnano e contribuire alla valorizzazione di uno dei suoi simboli più amati: la basilica di San Magno. L’organo potrà tornare a suonare e emozionare attraverso concerti aperti alla cittadinanza".

"Restituiamo alla chiesa e alla Città – ha aggiunto monsignor Angelo Cairati - un organo in grado di offrire liturgie più animate e concerti per allietare tutti coloro che hanno trovato nella musica una via di bellezza". Il restauro dell’organo della Basilica di San Magno è attualmente affidato alla storica ditta Mascioni di Azzio, una delle più antiche e prestigiose fabbriche d’organi d’Europa, attiva dal 1829, con oltre 1200 organi realizzati nel mondo, tra questi quello del Duomo di Firenze, della cattedrale di Tokyo e della Basilica del Santuario di Fatima in Portogallo. P.G.