Il furto di strumenti sull’ambulanza . Ora raccolta fondi e donazione alla Cri

Canegrate, ignoti sono saliti sul mezzo impegnato in un intervento di soccorso e hanno rubato presìdi salvavita come il defibrillatore e l’elettrocardiografo.

Il furto di strumenti sull’ambulanza . Ora raccolta fondi e donazione alla Cri

Il furto di strumenti sull’ambulanza . Ora raccolta fondi e donazione alla Cri

Lo scorso 24 gennaio, a Canegrate, approfittando dell’assenza dell’equipaggio della Croce Rossa di Legnano impegnato a soccorrere una persona in casa, ignoti ladri sono saliti sull’ambulanza e hanno rubato un defibrillatore e un elettrocardiografo. "Strumenti salvavita collegati in remoto con Areu e che hanno bisogno della connessione gsm per funzionare correttamente. Quindi i ladri non se ne fanno niente, ma l’intera comunità dell’Altomilanese ne ha avuto un danno, perché in questo modo il nostro mezzo di primo soccorso in parte non può più essere operativo fino a quando non avremo ripristinato la dotazione", spiega Luca Roveda, presidente della Croce Rossa di Legnano. Così, pochi giorni dopo l’ignobile furto, la Cri di Legnano ha lanciato una raccolta fondi via paypal, dandosi l’obiettivo di raggiungere 5mila euro, per coprire almeno parte dei costi per il ripristino delle apparecchiature dell’ambulanza, che ammontano a poco meno di 10 mila euro (la campagna è arrivata a quota 3mila euro). "Il valore generato dal prezioso impegno e dal lavoro delle tante associazioni di volontariato che operano sul territorio è assolutamente indispensabile per le nostre comunità. La Croce Rossa, poi, è un’istituzione a cui tutti dovrebbero guardare con rispetto e gratitudine, i cui dipendenti e volontari contribuiscono a salvare vite in situazioni di emergenza e di pericolo. Non si ruba dalle ambulanze e non si depreda il territorio delle sue ricchezze comunitarie quali sono, appunto, i mezzi di primo soccorso", ha detto Roberto Scazzosi, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, nel consegnare una donazione di 5mila euro nelle mani di Luca Roveda. "Abbiamo deciso di raddoppiare l’obiettivo della raccolta fondi nella consapevolezza che ci sarebbero sicuramente state altre necessità a cui far fronte".

Ch.S.