
I jet finiscono nel mirino "Voli privati inquinanti: devono essere vietati"
di Rosella Formenti
Unicomal alza la voce contro i voli privati e a prezzi stracciati di alcune compagnie low cost: inquinanti e inutili. Prosegue l’impegno dell’Unione dei comitati dell’area di Malpensa, a tutela del territorio minacciato dallo sviluppo dell’aeroporto e dalle infrastrutture connesse e replica all’annuncio di Sea di un programma di supporto economico alle compagnie aeree che operano a Malpensa e Linate per l’utilizzo di biocarburanti Saf per l’abbattimento parziale della CO2 nell’anno 2023. Sottolinea Unicomal: "Non diminuisce gli altri inquinanti atmosferici, questa è l’ennesima notizia di greenwashing"
La società di gestione aeroportuale mette a disposizione 450 mila euro per il 2023, "una goccia nell’oceano – spiega Massimo Uboldi, presidente di Unicomal – rispetto ai 186.626 movimenti di Malpensa e ai 101.956 di Linate del 2022 tanto che le richieste pervenute hanno già superato di 30 volte la disponibilità degli incentivi erogabili".
Nel comunicato si richiama anche l’attenzione sui voli privati e su quelli a prezzi stracciati di alcuni vettori low cost. Nel 2022 sono stati 32.600, con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente, "in palese contrasto con la linea green annunciata da Sea – scrivono gli ambientalisti –. I voli privati sono tra i più inquinanti in Europa e nel 2022 hanno causato la produzione di 3.385.538 tonnellate di C02, con emissioni raddoppiate rispetto all’anno precedente e pari a quanto emesso da 555mila cittadini europei. L’Italia è al quarto posto in Europa per numero di voli di jet privati, dove moltissime tratte si sarebbero potute percorrere con altri mezzi come la ferrovia".
Per Unicomal la soluzione è annullare quei voli per le tratte più trafficate come la Milano-Roma o la Milano-Nizza e per distanze irrisorie come i tragitti Milano-Brescia o Brescia-Verona: "Seguiamo l’esempio francese e olandese i cui Governi hanno vietato i voli privati e di linea al di sotto di certe distanze".
Altra nota dolente sono i voli dal costo irrisorio, 19-20 euro, di alcuni vettori low cost, che alimentano il turismo “mordi e fuggi“ e portano inquinamento. Per Unicomal "l’unica soluzione credibile per la salute di tutti e del pianeta è la cancellazione dei voli inutili, mantenendo solo i servizi essenziali".