Cuggiono, grigliate selvagge sulle rive del Ticino

Andrea Azzimonti, che lavora proprio in riva al Ticino, quando arriva Pasquetta si mette le mani nei capelli e "affronta" la prima vera ondata di vacanzieri del Ticino

Andrea Azzimonti mostra alcuni rifiuti abbandonati

Andrea Azzimonti mostra alcuni rifiuti abbandonati

Cuggiono (Milano), 23 aprile 2019 - Cosa c’è di più bello a Pasquetta che trascorrerla sulle spiaggette del Ticino? Un anticipo delle vacanze che verranno tra alcuni mesi, giusto per gustarsi la primavera che avanza e le giornate che cominciano a garantire una temperatura apprezzabile. Purtroppo si sono registrati non pochi episodi di inciviltà. A cominciare dai resti del Pic Nic lasciati sul posto e dai barbecue accesi. A segnalarlo è Andrea Azzimonti, cuggionese che lavora proprio in riva al Ticino, al ristorante Da Bruno di Castelletto di Cuggiono. E quando arriva il giorno di Pasquetta si mette le mani nei capelli perché si trova ad essere da solo a dover fronteggiare la prima vera ondata di vacanzieri del Ticino. Famiglie intere che prendono d’assalto la riva del fiume come se fossero a Rimini, pronte ad accendere il fuoco per il tradizionale barbecue.

«La situazione era già particolarmente affollata fin dal primo mattino – ha commentato Azzimonti – mi sono trovato a dover spegnere due fuochi a terra. Per fortuna sono intervenuto in tempo». Per non parlare dei rifiuti abbandonati. Anche in questo caso Azzimonti si è trovato a dover raccogliere sacchi interi di bottigliette, cartacce, avanzi di cibo e quant’altro lasciati dai vacanzieri. Molti, bisogna riconoscerlo, si sono comportati come dovevano. Raccogliendo i rifiuti e senza accendere fuochi. Altri, come sempre succede, hanno trasgredito. «Purtroppo – segnala Azzimonti – non c’era nessuna autorità a far rispettare le regole. Il Parco del Ticino che ho contattato fin dalla mattina chiedendo se potessero mandare qualcuno, era inizialmente intenzionato ad intervenire con una pattuglia. Ma, a fronte di altri impegni, hanno dovuto desistere. Sono dispiaciuto per questo perché ritengo che il Parco del Ticino abbia il dovere di garantire servizi in situazioni di emergenza. Come può essere il giorno di Pasquetta, quando centinaia di persone affollano la spiaggetta. E parlo solo del tratto che mi riguarda, in quanto vivo in questa zona da sempre e ho sotto gli occhi la situazione».

Alla fine ci ha pensato il tempo a non peggiorare le cose. Se la mattina di Pasquetta si è aperta con un debole sole, ma tutto sommato piacevole, nel pomeriggio le nuvole l’hanno fatta da padrone. Molti vacanzieri del lunedì dell’Angelo se ne sono andati, e con loro anche i problemi.  Ben altro allarme è stato invece quello che si è dovuto fronteggiare nella zona del Monzese con poco meno di quattro ettari di vegetazione andati a fuoco all’interno del Parco delle Groane, nella zona di Lazzate. Ci sono pochi dubbi sull’origine degli incendi, che se non dolosi sono comunque di natura accidentale legati alla presenza di persone nel bosco che utilizzano fiamme libere in un periodo, come è quello attuale, in cui il sottobosco è particolarmente secco.